Come riconoscere il valore delle note, delle pause e delle legature musicali
Introduzione
La musica consiste in un'arte che ci ha regalato dei brani musicali definiti veri e propri poemi attraverso i secoli, grazie a determinati strumenti ma soprattutto all'utilizzo delle note. Studiare musica, vuol dire imparare i principi fondamentali su cui questo tipo di materia si basa. Per questo motivo è importante sapere che, oltre alle stesse note che sono presenti in uno spartito musicale, si deve riconoscere il loro valore ma anche quello delle pause e delle legature. In riferimento a tutto questo, nei successivi passi vedremo come ottimizzare il risultato, fornendo i concetti base della musica.
Tra i valori musicali presenti sul pentagramma la più utilizzata è la semibreve 4/4
Per cominciare, parliamo immediatamente dei valori musicali, che nello specifico non sono altro che dei simboli presenti sul pentagramma. Generalmente quello che maggiormente si utilizza è la cosiddetta semibreve 4/4. Inoltre, per citarne altre tra le più significative troviamo quelle inferiori, come la minima 2/4, la semiminima 1/4, la croma 1/8, la semicroma 1/16, la biscroma 1/32 e la semibiscroma 1/64.
La legatura ed il punto di valore fanno riconoscere la figura musicale e la pausa di una nota
È chiaro che in un pentagramma, quando ci sono delle note con lo stesso valore, vengono sintetizzate insieme sul grafico. Pertanto sono utilizzate in successione. Tuttavia anche le pause sono molto importanti, dal momento che servono a determinare quelle stabilite in un brano musicale. Per ottenere delle altre figure musicali, oltre ai valori che abbiamo citato fino a questo momento ed alle pause, è importante sottolineare che sono anche presenti "la legatura ed il punto di valore". Entrambi, infatti, danno l'opportunità, a chi legge il pentagramma, di saper riconoscere sia la figura musicale che la pausa di una nota. Sul pentagramma, tra l'altro, può anche capitare di dover visualizzare delle linee. Tra queste annoveriamo quella curva, che nello specifico rappresenta una vera e propria legatura di valore, e che viene utilizzata per unire due note aventi la medesima altezza, e nel contempo consente di prolungarne il suono.
Altri simboli che meritano di essere citati sono il diesis ed il bemolle
Il diesis ed il bemolle, invece, rappresentano degli altri simboli che sono strettamente correlati al concetto che abbiamo esposto fino a questo momento. In buona sostanza, possiamo affermare che servono a variare l'altezza della nota, e vengono ad essa anteposti. Il diesis, tra l'altro, viene utilizzato per innalzare la nota di un semitono, mentre il bemolle ha la funzione di abbassarlo. Nel caso in cui in uno spartito musicale si trova il diesis oppure il bemolle che precedono la chiave di sol del pentagramma, ciò significa che è necessario suonare in maniera costante, con le note corrispondenti proprio al diesis o al bemolle su tutto quanto lo spartito. Per concludere questa rapida carrellata in merito al valore, alle legature ed alle pause di una nota, in riferimento a quest'ultima è importante mettere in evidenza che sono rappresentate da specifici segni facilmente riconoscibili da chi ha studiato l'arte musicale.