10 curiosità sull'Equinozio di primavera
Introduzione
L'Equinozio è quel periodo dell'anno in cui il Sole cade allo zenit dell'equatore e quindi la durata del giorno è uguale alla durata della notte. D'altronde lo stesso termine "equinozio" deriva dal latino "aequa nox" che significa appunto "notte uguale". Gli Equinozi sono due, uno primaverile (in autunno per coloro che vivono nell'Emisfero Australe) a marzo e uno autunnale (o primaverile) a settembre: quest'anno l'Equinozio di primavera sarà il 20 marzo e quello d'autunno il 23 settembre. Ma oltre che da dati scientifici e calcoli matematici, gli Equinozi sono da sempre accompagnati da una serie di curiosità divertenti e singolari e ci piace l'idea di presentare qui le 10 più interessanti.
Individuare facilmente i punti cardinali
Se potete permettervi di aspettare le date esatte e non avete altre risorse a disposizione, i giorni di Equinozio sono ideali per individuare facilmente i punti cardinali. È proprio in queste occasioni, infatti, che il Sole sorge esattamente ad Est e tramonta precisamente ad Ovest. Sarà poi facilissimo trovare anche il Nord ed il Sud.
La Pasqua è relazionata all'Equinozio
Fu durante il Concilio di Nicea del 325 d. C. Che fu stabilito il principio di riferimento per determinare la giornata da dedicare al festeggiamento della Pasqua cristiana: essa deve cadere la domenica successiva alla prima luna piena di primavera.
L'Equinozio indica il risveglio della natura
Sin dalla notte dei tempi e in varie culture europee, esistevano celebrazioni e feste che segnavano i due momenti degli Equinozi primaverile ed autunnale. L'Equinozio di primavera indicava il risveglio della natura e l'inizio della stagione fertile e dei raccolti, quello d'autunno chiudeva il ciclo produttivo agricolo e preannunciava la chiusura e il sonno delle fasi invernali. Spesso in queste giornate si invocavano spiriti campestri o rurali, si personificavano i due fenomeni astronomici in divinità dotate di particolari poteri o ancora si procedeva a riti misterici, di cui purtroppo sappiamo molto poco, come i celebri grandi Misteri Eleusini dell'antica Grecia.
In Giappone iniziano le celebrazioni
È dal 1948 che in Giappone il giorno dell'Equinozio di primavera o Shunbun No Hi è festa nazionale, inserita all'interno di un periodo di celebrazioni che dura sette giorni.
Non è ben nota l'origine di questa usanza che pare risalga al VII secolo e che quasi sicuramente unisce tradizioni religiose di stampo buddista con riti legati ai cicli agricoli. In questa occasione, le famiglie nipponiche si riuniscono per celebrare il cambio di stagione e ricordare le anime dei cari defunti.
Stonehenge è un ottimo punto di osservazione
Stonehenge, il celebre sito neolitico che si trova in Inghilterra nello Wiltshire, patrimonio dell'umanità Unesco dal 1986, è fra l'altro un luogo caro agli studiosi che vi hanno voluto vedere un qualche strumento di osservazione astronomica. Le pietre che compongono questo misterioso insieme, infatti, sono allineate in corrispondenza dei punti in cui sorge il Sole nelle giornate di Equinozio e di Solstizio.
I monumenti antichi che vengono illuminati
Fra tante teorie rocambolesche che vorrebbero attribuire ad una sconosciuta civiltà scomparsa se non addirittura aliena la costruzione di alcuni fra i più famosi reperti archeologici della Terra, un elemento intrigante viene certamente ad infittire il mistero: la Grande Sfinge di Giza in Egitto, la piramide di Kukulkan detta El Castillo a Chichén Itsá in Messico o ancora il grande masso megalitico che chiude la tomba a corridoio del sito irlandese di Loughcrew (3500-3300 a. C.), per non citarne che alcuni, sono tutti monumenti che il giorno dell'Equinozio di primavera vengono illuminati in maniera particolare o vengono a trovarsi esattamente di fronte all'Est.
Anche Saturno ha il suo equinozio
La Terra non è il solo pianeta a poter vantare il fenomeno dell'Equinozio: anche il famoso pianeta ad anelli ha i suoi Equinozi, uno dei quali nel 2009 è stato registrato per la prima volta dalla straordinaria sonda Cassini. Durante questo Equinozio le immagini di Saturno sono risultate meno affascinanti che d'abitudine, dato che i suoi famosi anelli, in posizione di taglio rispetto alla Terra, erano praticamente invisibili. Su Saturno si producono due Equinozi all'anno ma, siccome un anno di Saturno equivale a 30 anni sulla Terra, bisognerà attendere il 2024 per vedere il prossimo. Di che coltivare la virtù della pazienza!
L'Equinozio si sposta di 6 ore ogni anno per tre anni
Normalmente a scuola ci insegnano a memorizzare il 21 marzo come data dell'Equinozio di primavera. La data esatta è in realtà quella del 20 marzo e lo resterà almeno fino al 2020. Questa piccola discrepanza è dovuta al calendario gregoriano, in uso in tutto il mondo, che non calcola con precisione la durata di una rotazione della Terra attorno al Sole. Secondo il calendario si parla di 365 giorni ma in realtà sono 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 10 secondi: questo fa sì che l'Equinozio si sposti di 6 ore ogni anno per tre anni. Il quarto anno si effettua allora un recupero di questo ritardo, aggiungendo un giorno al mese di Febbraio e creando il famoso anno bisestile.
Un uovo riesce a stare in perfetto equilibrio
Si racconta che nei giorni di Equinozio un uovo possa stare in equilibrio da solo in perfetto equilibrio. E se per caso l'esperimento fallisce, in genere la colpa viene data all'orologio, non precisamente sincronizzato con il fenomeno astronomico. Realtà o fantasia? Ovviamente si tratta unicamente di una leggenda astronomica ma, come dice il famoso detto, tentar non nuoce!
Matura l'equilibrio luce/ombra
In passato si credeva che nel corso dell'Equinozio la durata del giorno fosse esattamente uguale a quella della notte. Studi e ricerche hanno invece chiarito e definito meglio questo affascinante fenomeno. In realtà, a parte che all'Equatore, in molte aree della Terra durante l'Equinozio ci sono più minuti di luce che di oscurità, principalmente a causa di come i raggi solari si rifrangono nell'atmosfera. Quello che viene definito come il fenomeno dell'"Equiluce", quindi, alle nostre latitudini potrebbe presentarsi anche qualche giorno prima dell'effettivo Equinozio.