5 consigli per una buona pittura ad olio
Introduzione
Tra le varie tecniche pittoriche, la pittura ad olio è quella che può regalare maggior soddisfazione soprattutto per la sua capacità di creare sfumature ricche e sature. Anche se la pittura ad olio può essere facilmente corretta in caso di errori per via dei suoi lunghi tempi di asciugatura, creare un bel quadro ad olio comporta non commettere grandi sbagli. Una buona pittura ad olio prevede la conoscenza e la consapevolezza di alcune regole utili ad ottenere un risultato apprezzabile, ecco 5 consigli per raggiungere questo fine.
Occorrente
- Colori ad olio in tubetto o pigmenti puri
- Olio di trementina
- Pennelli in pelo di bue o martora
- Tavolozza
- Carboncini e pezzette in cotone
- Colla di coniglio
Avere una buona strumentazione
Per creare una buona opera con la tecnica della pittura ad olio occorre avere della buona strumentazione base. Pennelli, diluenti e colori andrebbero acquistati in un negozio di belle arti. Uno degli sbagli che si fa in principio è infatti quello di risparmiare sul materiale; uno sbaglio questo che causerà la cattiva riuscita del lavoro. I migliori pennelli sono quelli in pelo di bue o martora. Scegliete poi dei colori buoni, ricchi di pigmenti. Come diluente usate dell'olio di trementina; la tela invece, una volta acquistata, andrebbe trattata con della "colla di coniglio". Naturalmente una tavolozza e delle pezzette in cotone per correggere eventuali errori vi saranno indispensabili.
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Creare un disegno pulito
Un buon disegno è alla base di ogni lavoro figurativo ben riuscito. Create il disegno con un carboncino, così, se farete degli sbagli, potrete cancellarlo facilmente con una pezzetta. Questo, a differenza di una semplice matita, non lascerà fastidiose incisioni con la mina. Con un tratto leggero evidenziate le zone scure, quelle che leggete come le parti che più si avvicinano al nero; ciò creerà una sintesi di luci ed ombre che vi indicheranno successivamente dove creare le campiture chiare e dove quelle scure.
Creare la "mezza-macchia"
Quando si dipinge ad olio la "mezza-macchia" ci permette di creare subito la tridimensionalità necessaria per rendere reale un determinato soggetto. In genere si definiscono le ombre ed i toni scuri con un tono scuro naturale, ad esempio con un color bruno (mai con il nero). Così facendo le zone "pulite" saranno quelle che andremo a dipingere con un colore chiaro, sempre di una tonalità naturale. Adoperando questa tecnica provvederete subito a creare una prima bozza di plasticità necessaria alla resa realistica dell'immagine.
Preparare una "tavolozza" naturale
A volte può capitare di farsi prendere la mano dai colori vividi e vibranti di alcune tonalità esistenti in commercio. Questi colori però andrebbero sempre usati con il contagocce perché potrebbero portare ad un risultato artificioso e naif. Preparate una tavolozza dai colori naturali per iniziare a dipingere la maggior parte delle campiture. Se si sta dipingendo un tema campestre ad esempio, è consigliabile mantenere una linea estetica naturale ed aggiungere pochi tocchi di colori più accesi ben ponderati. Per la stessa regola è sconsigliato l'uso del nero puro come quello del bianco; se prestate attenzione infatti questi due colori in natura sono difficilmente individualizzabili.
Intensificare la luminosità
Dal momento che tra i metodi di pittura ad olio è molto usata la tecnica della velatura, ossia l'applicazione di un colore molto diluito applicato su uno già asciutto, nel dilettarvi con questo motodo noterete che le luci vengono in qualche modo" inghiottite" dai vari passaggi di colore. Ciò in realtà vale anche se non si adoperà questa tecnica. Per questo motivo è consigliabile intensificare le luci con il bianco (leggermente sporco di color carne) soltanto a lavoro ultimato. Potrete creare così dei bellissimi dettagli luminosi che conferiranno al vostro lavoro una particolare resa realistica.