5 grandi autori della letteratura giapponese contemporanea
Introduzione
La letteratura giapponese ha subito profonde trasformazioni nel corso del ventesimo secolo .
Un ulteriore spartiacque, che si colloca intorno alla fine degli anni Ottanta, è quello che tradizionalmente separa la letteratura giapponese 'alta' (nella vecchia accezione del termine) dalla nuova letteratura di massa, spesso legata alle mode giovanili, che emerge da una cultura metropolitana ed underground ed è caratterizzata da contaminazioni ed interscambi con altri fenomeni culturali (manga ed anime prevalentemente, ma anche musica e cinema).
Vediamo insieme quali sono cinque grandi autori della letteratura giapponese contemporanea.
Kenzaburō Ōe
Nasce nel 1935, si laurea a Tokyo nel 1959 in letteratura francese con una tesi su Jean-Paul Sartre, e l'esistenzialismo diventa il denominatore comune delle sue opere. Vince il Premio Nobel per la Letteratura nel 1994, ed è il secondo scrittore giapponese ad ottenere tale riconoscimento.
La sua opera è stata fortemente influenzata da una drammatica vicenda personale: la nascita del primo figlio, affetto da una gravissima lesione cerebrale. Tale vicenda viene descritta nel romanzo "Un'esperienza personale", vero e proprio atto di accusa verso i pregiudizi sociali nei confronti dell'handicap.
In "Note su Hiroshima" invece narra le sue visite e i suoi incontri con i superstiti, analizzando le implicazioni morali e politiche dei bombardamenti atomici.
Yasunari Kawabata
Nasce nel 1899 (muore nel 1972). È il primo scrittore giapponese a vincere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1968.
Tra i suoi primi interessi si pone la letteratura nipponica classica, ma nel corso degli anni si dedica all'approfondimento della letteratura occidentale. Tale evoluzione si manifesta nelle sue opere attraverso una frequente commistione tra elementi della tradizione giapponese ed elementi caratteristici delle avanguardie letterarie europee di quel periodo.
Negli anni Venti fonda, insieme ad altri giovani autori, il "Movimento neopercezionista", che si proponeva di cogliere la realtà attraverso l'immediatezza delle sensazioni.
Kawabata è uno degli scrittori giapponesi più tradotti in occidente e anche in Italia.
Tra le sue opere più note spiccano "La banda di Asakusa" e "Il paese delle nevi".
Yukio Mishima
Nasce nel 1925 (all'anagrafe è Hiraoka Kimitake) e muore suicida nel 1970.
La sua infanzia è pesantemente influenzata dalla nonna paterna che, frustrata da un matrimonio insoddisfacente, decide di assumersi la responsabilità dell'educazione del nipote estromettendone la madre dal ruolo, e riversando sul piccolo il suo affetto ossessivo.
Laureatosi in Giurisprudenza vince un concorso per un ruolo di funzionario statale, che lo porta a vivere una sorta pericoloso sdoppiamento, funzionario di giorno e scrittore di notte, per poter coltivare la sua vera passione. Decide quindi di dare le dimissioni dal Ministero e di dedicarsi esclusivamente alla scrittura.
Si presenta con i suoi racconti allo scrittore Yasunari Kawabata (futuro premio Nobel) e tra i due nasce un rapporto di stima e affetto.
La sua prima opera "Confessioni di una maschera" gli conferisce subito fama e successo.
I temi trattati nei suoi scritti sono parzialmente autobiografici,
Animato da un forte ideale di patriottismo e dal culto per l'Imperatore, pervaso da un forte disagio esistenziale (negli ambienti letterari si diffondono voci su una presunta omosessualità) decide di togliersi la vita nel 1970 in diretta televisiva, tramite seppuku (suicidio rituale dei samurai).
Haruki Murakami
Nasce nel 1949. Si laurea in letteratura, con una tesi sul cinema americano, dopo un percorso universitario scostante e dopo essersi sposato.
Le sue passioni sono musica e letteratura, e la musica risulta prevalente per un certo periodo, tanto che ad un certo punto decide di aprire con la moglie un jazz bar, il Peter Cat, in una zona periferica di Tokyo.
Nel frattempo scopre la sua vocazione letteraria ed inizia a scrivere e pubblicare, vincendo svariati premi letterari.
Il vero successo arriva però nel 1987 quando esce Norwegian Wood, pubblicato in Italia come Tokyo blues, che diventa un vero caso letterario, vendendo due milioni di copie in un anno.
Murakami viene spesso indicato come il probabile futuro terzo scrittore giapponese a vincere il Premio Nobel.
Banana Yoshimoto
Nasce nel 1964 a Tokyo. All'anagrafe si chiama Mahoko Yoshimoto, ma sceglie dopo la laurea lo pseudonimo di Banana. Suo padre è un importante critico e filosofo giapponese.
Inizia la sua carriera di scrittrice mentre lavora come cameriera in un golf club.
L'uscita del suo primo libro "Kitchen" è un successo immediato e travolgente, con milioni di copie vendute in tutto il mondo, tanto che diventa velocemente la scrittrice nipponica più venduta in assoluto, nonostante i pareri della critica siano spesso contrastanti.
I temi trattati nei suoi libri riguardano prevalentemente il mondo giovanile giapponese, la frustrazione, i dolori e le difficoltà emotive e psicologiche, e contengono riflessioni su vita, morte, amicizia e amore.