Appunti sul teatro elisabettiano
Introduzione
Quando si parla di età elisabettiana, si fa riferimento al periodo che va dalla seconda metà del '500 all'inizio del '600. Questi anni, per la maggior parte, sono trascorsi sotto il regno di Regina Elisabetta. In ogni caso, anche successivamente alla morte della celebre regnante, questi anni rappresentarono un momento storico che fu teatro di una crescita del nuovo Umanesimo. La riforma della religione aveva portato con sè nuove idee, priorità ed interessi, e, soprattutto, nacque un interesse per il teatro come mai prima di allora. Furono due i personaggi a cui fu riconosciuta l' influenza esercitata sul mondo del teatro: la regina Elisabetta che, ovviamente, esercitando una massima autorità, poteva esercitare cambiamenti a qualsiasi contenuto teatrale, ed il più grande drammaturgo di tutti i tempi, ossia William Shakespeare (1564-1616 d. C.). Dopo una breve illustrazione del periodo storico di riferimento, è ora di approfondire maggiormente le informazioni sul teatro elisabettiano con questi appunti.
Valori laici.
Il contenuti teatrali divennero molto più vari e "liberi": infatti, se fino a quel momento i temi trattati nel teatro erano solo religiosi, adesso questi stessi acquisivano un significato che procedeva sempre più verso il laico. Riferendosi a ciò, è importante ricordare che l'ostilità del mondo protestante fece sì che a poco a poco vennero abbandonati quasi del tutto i temi religiosi. Il primo dramma inglese del periodo elisabettiano fu scritto da John Bale, con il titolo "King Johan" ed in questo il Re Giovanni (XIII sec d. C.) per trasposizione riprende i connotati di Enrico VIII (padre di Elizabeth e responsabile dell'omonima riforma), nella sua volontà di separare l'Inghilterra da Roma, perché profondamente ostile alla chiesa cattolica. Nell'étà di Elisabetta, le idee di Enrico VIII furono tenute sempre in considerazione e, infatti, si misero in risalto l'Inghilterra e le sue origini nobili, in modo da allontanarla sempre più dal sistema di valori di Roma.
Teatri all'aperto.
Nel 1575, a Londra si elaborò un codice per gli attori, ma questa decisione non fu apprezzata dalla maggior parte degli artisti, tanto che molti decisero di ritirarsi fuori città pur di boicottarla. Questo favorì negli anni successivi la fioritura di teatri all'aperto: dal Theatre nel 1576, al Rose nel 1587, fino al Globe Theatre costruito nel 1599. La pianta dei teatri elisabettiani era rotonda oppure ottagonale, ed avevano una capienza di 2500 persone che si distribuivano a seconda della classe sociale ed economica cui appartenevano. I costumi di scena specie nelle opere di Shakespeare, erano molto elaborati e generosi, ed erano utilizzati trucchi scenici per simulare effetti speciali durante le rappresentazioni teatrali.
Teatri al coperto.
Verso la fine del '500, nacquero così i teatri al coperto, dotati di un sistema di illuminazione a candele e dotati di trucchi scenici per simulare effetti speciali da adoperare durante le rappresentazioni. Questi teatri erano molto più piccoli di quelli all'aperto, infatti, non avendo molti posti disponibili, erano riservati a coloro i quali facevano parte di un'elevata classe sociale.