Introduzione
L'arte è una disciplina molto importante, perché ci permette di conoscere e comprendere alla perfezione tutte le opere realizzare dai vari artisti negli anni, collocandoli in particolari correnti artistiche che ci consentono di comprendere in maniera perfetta il significato di ogni opera.
Se siamo degli appassionati di arte ma non abbiamo mai auto modo di studiare tutte i vari artisti e le rispettive opere, potremo provare a cercare su internet delle guide che, in maniera molto semplice, ci forniscano tutte le informazioni di nostro interesse riguardante questa disciplina.
Nei passi successivi, in particolare, vedremo la storia, lo stile e i maggiori esponenti dell'arte povera.
Occorrente
- Leggere con attenzione la guida
I maggiori esponenti
I maggiori esponenti che appartengono a questa corrente dell' arte povera come l'italiano Mario Merz (1925) e il tedesco Joseph Beuys (1921-1985), rifiutano l'oggetto artistico tradizionale. Quest'ultimo realizzato con tecniche e materiali convenzionali. La prima definizione di Arte povera si ha nel 1967 nella mostra omonima di Germano Celant. Nel rifiuto dell'arte povera per la tradizione, c'è una volontà di recuperare i veri valori della vita come la natura. L'arte povera vuole portare l'arte alle masse ma nella marea di problemi degli anni '60, appare un'idea più utopistica che riformista. Il suo interesse va alla natura, all'energia naturale, al riciclo. Tutto può diventare arte, anche se per definizione questa è ritenuta arte povera.
Significato di arte povera
In quel periodo gli artisti sono contrari all'idea di arte senza tempo, ossia che supera tutto, quindi capace di oltrepassare i secoli per giungere fino a noi e trasmettere la sua emozione. L'arte povera è un momento, l'emozione è effimera. Ne è un esempio l'opera Scultura che mangia (1968) di Giovanni Anselmo fatta di due pietre che schiacciano una lattuga. L'opera ha un aspetto momentanea perché la verdura è soggetta al deperimento. Essi sono anche contro il concetto che un'opera d'arte non si possa riprodurre e copiare perché è unica. Tutto è falso secondo loro. Lo dimostra Paolini in Mimesis facendo la copia di una scultura dell'epoca classica.
L'arte povera come movimento di protesta
L'arte povera è quindi un movimento di protesta verso il potere che sia dell'arte classica che dei politici, gli artisti si schierano contro la guerra in Vietnam e quindi contro gli Stati Uniti. Pistoletto nella sua opera Vietnam (1965) fa la raffigurazione di alcuni manifestanti pacifici contro la guerra. A questo proposito l'opera viene costituita da delle sagome attaccate a degli specchi, questo fa si che chi osserva quell'opera si ritrova dentro di essa. C'è quindi una comunicazione tra artista e pubblico.