Introduzione
La danza è una forma d'arte che ha sempre fatto parte della storia umana dai tempi più antichi. Dai rituali dedicati alle divinità fino allo spettacolo di intrattenimento, il ballo ha assunto diverse valenze nel corso dei secoli che si sono declinate a seconda delle epoche e delle culture. Ad essa sono stati attribuiti nel tempo diversi significati ed è stata lo specchio delle società e del loro modo di pensare e intendere la vita. Seguendo le tappe fondamentali di questo percorso, possiamo tracciare una breve storia del balletto e focalizzarne gli aspetti più salienti.
Occorrente
- Manuale di storia della danza
- Passione per il balletto
Preistoria e antichità
Le testimonianze più antiche riguardanti la danza sono immagini che i nostri antenati hanno lasciato su pareti di grotte, rocce ed oggetti con tecniche diverse. Essa aveva soprattutto una valenza sociale, data dal fatto che si danzava in gruppo, e magico-simbolica. Da una parte, si creava attraverso questa espressione una coesione forte tra i membri della società, dall'altra il ritmo e le geometrie create dai movimenti ponevano gli uomini in armonia con il cosmo.Anche presso i Greci e i Romani la danza aveva un valore sacrale. Essa entrava anche nella sfera del teatro e del combattimento, dove assumeva una connotazione più aggressiva e vivace.Nelle città romane, i nobili cominciarono a far istruire i figli nello studio della danza, che aveva come temi le storie degli dei e degli eroi. Nelle campagne il ballo era un'esperienza più corale e legata a riti propiziatori o a festeggiamenti.
Medioevo
A partire dai secoli XIII e XIV la danza inizia ad assumere via via una forma più puramente estetica e meno legata alla ritualità: si segna a questo punto la nascita del balletto tra le forme artistiche principali. Le danze avevano strutture ancora molto legate a quelle dei balli contadini, eseguite in cerchio o in fila seguendo semplici schemi. Se inizialmente esistevano sia danze religiose che danze profane, piano piano la Chiesa, ravvisandovi occasioni di peccato e mondanità, iniziò ad allontanare questa forma di espressione che fu in breve tempo relegata alla sfera laica.
Rinascimento
È in questo periodo che la danza diventa pienamente una forma di espressione artistica: il termine "balletto" (o ballitto) fa la sua comparsa infatti agli inizi del XVI secolo, in sostituzione del più generico "danza". In questo periodo vanno in scena i primi spettacoli danzanti, la cui struttura si sviluppa attorno ad un filo conduttore, ovvero il tema amoroso. Un balletto si dedicava generalmente a una dama di corte e veniva messo in scena a palazzo. Presso le corti era presente un maestro di ballo professionista al servizio dei nobili. Sempre nel '500 il ballo inizia a diffondersi in tutta Europa. In Francia, ad esempio, i primi balletti vengono introdotti nel 1588 da Thoinot Arbeau. Egli mette in scena un corteo danzante che si chiama "Bal des ardents". Nel '500 nascono le prime scuole di ballo e i primi trattati sull'argomento. La prima grande accademia per ballerini nasce in Italia, a Milano, per iniziativa di Pompeo Diobono. Da qui e dalle altre scuole italiane usciranno numerosi ballerini talentuosi che contribuiranno a diffondere l'arte e la tecnica della danza.
Il Seicento
In questo periodo storico il balletto conosce i primi fasti, grazie all'affermarsi delle cosiddette danze nobili e al grande interesse per questa arte che hanno mostrato i regnanti dell'epoca. Tra questi spicca il Re Sole, Luigi XIV. A quanto si dice, il Re Sole amava molto il ballo e lo praticò fino ai 30 anni. Successivamente dovette abbandonare per via di alcuni problemi a livello fisico. Non smise tuttavia di promuoverne la diffusione. A tal proposito, si deve al sovrano la fondazione, nel 1661, dell'Accademia Reale di Danza. Il suo scopo era quello di formare i ballerini per le esibizioni. L'attività della scuola fu così proficua e di successo, che nel '700 i ballerini francesi iniziarono ad esibirsi in teatri pubblici. Nello stesso tempo però, il ballo e la danza erano osteggiati dalla chiesa e non mancavano opuscoli contro di essi e contro i danzatori.
Il Romanticismo
Durante il Romanticismo, a cavallo tra '700 e '800, fiorisce quella che oggi conosciamo come danza classica. Il Teatro dell'Opéra di Parigi era un esempio pratico del successo che aveva riscosso il balletto all'epoca. Qui nel 1832 nacque il balletto romantico per eccellenza, la Sylphide. La realizzazione di questo balletto si deve a Maria Taglioni, con coreografie del padre, Filippo. In questo periodo, i soggetti mitologici vennero via via sostituiti da nuove tematiche quali il conflitto tra illusione e realtà, tra corpo e anima. Nasceva il ruolo della prima ballerina, attorno alla quale si costruiva lo spettacolo. La protagonista femminile diventa l'essenza stessa del balletto e incarna da una parte l'alto livello tecnico e dall'altra la leggiadria del movimento. In tema di costumi e tecnica, le novità si moltiplicano e per la prima volta la danzatrice utilizza una lunga tunica diafana che sarà l'antenatà del tutù.
Il ventesimo secolo
Con l'inizio del XX secolo la tradizione russa, legata al balletto, si diffonde in tutta Europa. Nel 1909 un impresario, Sergei Diaghilev, intuì le potenzialità commerciali di questa attività. Egli divenne fondatore di una compagnia itinerante di danzatori, la quale doveva girare di paese in paese per mettere in scena le proprie opere. Pur mettendo la danza al centro, questi show comprendevano anche musica e arti figurative di vario tipo.
Nelle zone dove non c'era una forte tradizione classica, iniziò invece a svilupparsi la danza moderna. Fondamentale fu l'apporto degli artisti provenienti dagli Stati Uniti, dove dagli anni '30 iniziò a prendere vita questo movimento.Negli Stati Uniti e in Europa nasce, dopo la seconda guerra mondiale, la danza contemporanea, che si concentra principalmente sul corpo. Attualmente, grazie all'avvento di nuove tecnologie, si esplorano diversi percorsi coreografici che vedono l'interazione del ballo con video e musica elettronica.
Consigli
- Seguire qualche balletto può aiutarci a capire meglio questa forma d'arte.
- E' possibile consultare manuali di storia della danza, reperibili in libreria o presso le biblioteche