Epoca Azuchi Monoyama ed inizi Edo I primi paraventi ricoperti con foglie d'oro, tipici del periodo Momoyama (1573?1615), apparvero in epoca antecedente (periodo Muromachi 1333?1573), impiegati per svariati scopi: durante le cerimonie del te, come sfondi per concerti e danze, come ambientazioni per i riti buddhisti. Durante il periodo Momoyama, con il diffondersi della popolaritá del paravento presso piú ampi bacini sociali, anche la propensione dei giapponesi verso le arti si accentuó. Il by?bu divenne ad esempio un elemento indispensabile nelle case dei samurai, dove assunse una valenza, oltre che estetica, anche di ostentazione di ricchezza e potere. Stili e soggetti dei dipinti e delle calligrafie presenti sui paraventi si evolvettero, includendo, oltre alle lamine d'oro, disegni coloratissimi della natura e rappresentazioni della vita quotidiana.
By?bu oggigiorno Con l'avvento della tecnologia, il by?bu di oggi viene prodotto in maniera industriale, ma persiste un fiorente mercato artigianale per i paraventi tradizionali fatti a mano, specialmente apprezzati dalle famiglie giapponesi che desiderano preservare usi e costumi.
I paraventi giapponesi furono introdotti in Europa attraverso rari esempi portati da commercianti spagnoli, portoghesi ed olandesi e giunsero in Messico nel 17º secolo, dove vennero denominati ?biombo?, ma non raggiunsero la popolaritá nel nostro continente a causa delle severe restrizioni commerciali vigenti in Giappone fino alla metá del 1800.