Cavalleria rusticana: scheda dell'opera
Introduzione
"Cavalleria rusticana" fu la prima opera di Pietro Mascagni, direttore di orchestra e compositore livornese. L'autore la compose per partecipare ad un concorso indetto nel 1888 dalla casa editrice Sonzogno. Ed a soli ventisette anni (il giovane operista era nato il 7 dicembre 1863), Mascagni con "Cavalleria rusticana" vinse il primo premio. Per la sua composizione, si ispirò all'omonima novella di Giovanni Verga, ottenendo immediatamente un successo al di sopra di ogni aspettativa. Difatti "Cavalleria rusticana" già al suo esordio mandò il pubblico in visibilio, celebrando la nascita di questo nuovo Maestro. Il trionfo si attribuì anche all'interpretazione del tenore Roberto Stagno e del soprano Gemma Bellincioni, rispettivamente nei ruoli dei due personaggi principali: Turiddu e Santuzza. La fama di "Cavalleria rusticana" si estese ben presto a livello mondiale ed a tutt'oggi si ritiene una fra le più belle ed incisive rappresentazioni liriche. Ecco la scheda dell'opera.
Occorrente
- Libretto dell'opera
- Trama dettagliata dell'opera
Elementi
Il titolo dell'opera è "Cavalleria rusticana". Gli autori del libretto sono: Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci. L'autore della musica è: Pietro Mascagni. Il genere dell'opera è: melodramma in atto unico. La fonte letteraria di ispirazione è il dramma di Giovanni Verga "Cavalleria Rusticana". I personaggi sono i seguenti: la giovane contadina Santuzza (soprano); il giovane contadino Turiddu (tenore); la madre di Turiddu, Lucia (soprano); il carrettiere Alfio (baritono); la moglie di Alfio, Lola (mezzosoprano). Il luogo dell'opera è un paese della Sicilia, ispirato a Vizzini. La lingua utilizzata è quella italiana. L'opera si rappresentò per la prima volta a Roma il 17 maggio 1890, al Teatro Costanzi. Nel tema della "Cavalleria rusticana" le parole chiave più rilevanti sono: Gelosia, Infedeltà, Amore, Passione, Tradimento, Vendetta, Duello, Onore, Sangue e Morte.
Trama
Ritornato al paese natio dopo avere svolto il servizio militare, Turiddu apprende un'amara notizia. Lola, la ragazza oggetto del suo amore, è ormai la moglie del carrettiere Alfio. Sconvolto, cerca di allontanare i suoi sentimenti per Lola seducendo Santuzza. Ma la passione prevale e così Turiddu e Lola si incontrano di notte, approfittando dell'assenza di Alfio. Santuzza, scoperta la tresca, interroga insistentemente Turiddu. Lui all'inizio nega ogni addebito ed infine, stanco dell'ostinazione di Santuzza, la spinge a terra e va via. È il giorno di Pasqua e Santuzza, ferita nel suo orgoglio, riferisce ad Alfio la relazione dei due amanti. Questo tradimento di Lola è un affronto per il marito. Finita la messa, Alfio si mette alla ricerca di Turiddu. Lo trova mentre sta festeggiando con Lola e con altri paesani. Scorgendo Alfio, Turiddu gli offre del vino. Al rifiuto di Alfio, Turiddu gli morde l?orecchio, sfidandolo a duello. Ormai il dramma è in atto. Prima di recarsi al duello, Turiddu si fa benedire da Lucia, sua madre. Pieno di emozioni e di sentimenti contrastanti, le affida anche Santuzza. "Cavalleria rusticana" termina con Lucia e Santuzza che sentono il grido dei paesani annunciante la morte di Turiddu.
Arie
Le arie più rilevanti della Cavalleria rusticana sono diverse. Da citare il Preludio, in cui Turiddu canta "O Lola, c'hai di latti la cammisa". Si tratta di un brano in lingua dialettale, detto anche "Siciliana". Da ricordare pure l'aria di Santuzza "Voi lo sapete, o mamma" e "Il cavallo scalpita" cantata da Alfio. Inoltre il duetto di Santuzza e Turiddu "Tu qui, Santuzza" e l'intermezzo sinfonico fra la ottava e la nona scena. Senza dimenticare infine "Viva il vino spumeggiante" e "Mamma, quel vino è generoso", cantate entrambe da Turiddu.
Guarda il video
Consigli
- Visionare l'opera lirica al completo.