Classicismo: storia, stile e maggiori esponenti
Introduzione
Nell'articolo di oggi vi vogliamo vi racconteremo la storia, stile e maggiori esponenti del Classicismo. Il Classicismo è una corrente storico-artistica che richiama concetti e teorie del mondo greco, antico e latino. Successivamente quella che venne definita "l'epoca buia" del Medioevo, è esistita una entusiasmante e nuova scoperta per tutto quello che riguardava il mondo antico. Durante il rinascimento italiano furono riproposte le opere degli artisti e scrittori classici, come modelli esemplari da seguire e come ideatori del canone di bellezza assoluto.
In campo architettonico ed artistico fu caratterizzato da manifestazioni evidenti, che volevano richiamare il linguaggio formale, considerando ?ideale? il mondo classico.
Le caratteristiche di questo stile classico furono armonia, equilibrio e proporzione che divennero veramente una guida seguita dagli esponenti maggiori della corrente artistica. Grazie al Rinascimento italiano, nelle arti figurative, ci fu una riscoperta e un nuovo interesse della storia antica, ma fu soltanto nel XVII secolo che si verificò una tendenza verso un Classicismo idealistico, dovuto alla reazione di alcuni artisti nei confronti prima del manierismo, e poi in contrapposizione al barocco ed al realismo del Caravaggio.
La tendenza classicista proseguirà sia in italia che in Europa discontinuamente, fino a quando nacque, nel Diciottesimo secolo, quello che poi si definirà Neoclassicismo. Buona lettura!
Occorrente
- Per approfondimenti in materia si consiglia di consultare un buon manuale di storia dell'arte moderna
Vi spieghiamo la concezione artistica chiamata manierista
La cultura italiana era ancora governata da una concezione artistica che era chiamata manierista, alla fine del Cinquecento, accentuando i valori simbolici e formali dell'arte classica rinascimentale.
Il manierismo subì critiche varie, soprattutto per l'eccesso della continua ricerca di allegorie, per la troppa libertà iconografica e per le interpretazioni che potevano fuorviare spesso oppure essere incomprese. Annibale Carracci diede vita ad un grande rinnovamento figurativo, opponendosi al manierismo per una ricerca della verità delle cose, che per lui risiedeva nell'imitazione della natura.
Un altro artista, in modo parallelo, si mosse contro il manierismo, dettando le sue scelte unicamente sulla ricerca del vero e della natura: Caravaggio.
La differenza sostanziale con la scuola di pensiero di Carracci fu che Caravaggio escluse l'antico come fonte del vero indiscutibile, facendo in modo da caratterizzare la sua arte con una cruda visione della realtà, creando in tal modo scandalo tra i sostenitori del bello inteso come "antico".
Annibale Caracci unì invece allo studio diretto della natura anche quello dell'arte antica, facendo continui riferimenti a Raffaello, nel suo periodo classicista.
La natura diventava qualcosa di reale da idealizzare con i canoni classici
Annibale Carracci fu il primo che sperimentò la riuscita del paesaggio idealizzato, sfociando quindi nelle opere meravigliose dei francesi Nicolas Poussin e Claude Lorraine. La natura diventava qualcosa di reale da idealizzare con i canoni classici. Nell'ambito di questa estetica classicista si sviluppa anche la pittura di paesaggio "ideale".
Vi spieghiamo la differenza sostanziale tra la ripresa dell'antico nel rinascimento e quella del Seicento
La differenza sostanziale tra la ripresa dell'antico nel rinascimento e quella del Seicento è che il rapporto tra Rinascimento e classicità aveva profonde radici, che non erano legate solo all'esteriorità, invece il classico ideale seicentesco era mosso solo dalla ricerca di un modello di perfezione che sarà da imitare, trovato nell'arte classica appunto.