Come accordare l'organo
Introduzione
Accordare un organo è un'operazione assai difficile, i problemi sull'accordatura possono essere vari e non solo di tipo meccanico. In Italia si contano sulle dita delle mani i bravi accordatori, anche perché è un mestiere che quasi nessuno intraprende più, e nella nostra nazione, in molte chiese si possono trovare organi che ormai non funzionano più proprio perché mancano gli accordatori e la maestria della professione è rimasta nelle mani di pochi, inoltre la prestazione professionale costa molto. Se fatta senza criterio, l'accordatura, può portare lo strumento a danneggiarsi in modo permanente. L'accordatura delle canne va pazientemente controllata, con precisi colpi di cono ripetuti e poco intensi. La cosa migliore è quella di rivolgersi ad un esperto in accordatura ma talvolta ci si potrebbe trovare nell'impossibilità di avvalersi della perizia di un tecnico, anche perché vi potreste trovare nella circostanza di non potere sostenere la spesa. Se vi sentite in grado di accordare l'organo potete cimentarvi nell'ardua impresa ma solamente se avete un po' di dimestichezza nel campo e se conoscete molto bene lo strumento, altrimenti è caldamente consigliato attendere e rimandare l'operazione fino al momento in cui potete avvalervi della consulenza dell'accordatore. In questa guida daremo delle indicazioni basilari su come accordare l'organo. Questa guida è da intendersi solo come curiosità teorica, in quanto l'organo è lo strumento più difficile da accordare e laddove si va ad agire in modo permanente (tagliando e accorciando le canne dell'organo) non sarà più possibile porre rimedio.
Tagliare ed accorciare le canne
Un passo da effettuare per un accordatura ottimale, consiste come nel pianoforte, nel suonare lo strumento, fino ad individuare quale canna non sia eventualmente stata ben ritagliata o accorciata. In questo caso si finisce di mettere appunto ogni canna, in modo da poter tirar fuori il suono cattedrale ed armonioso caratteristico di ogni organo. Si ricorda però che ogni canna, se non ben ritagliata, produce dei fastidiosi suoni che la porteranno alla scordatura permanente. Bisogna quindi accertarsi accuratamente di non aver tagliato in modo eccessivo le canne o viceversa, di non averle allungate troppo. Talvolta, quando la canna è molto vecchia oppure la si è tagliata troppo, occorre sostituirla.
Rivolgersi ad un esperto in materia
Da quanto detto, si evince, che le tecniche di accordatura di un organo non sono semplici per un dilettante, motivo per cui è sempre consigliabile affidarsi ad un esperto del settore in modo da garantire un lavoro preciso ed accurato senza danneggiare irrimediabilmente lo strumento.
Accordatura delle canne
L'accordatura è l'ultimo passo, che serve a dare la frequenza esatta ad ogni canna, ma come già detto in precedenza i problemi riguardanti l'accordatura possono partire anche dalla non manutenzione dello strumento, che porta la polvere ad insinuarsi nei bordi e tra le pareti della canna. Infatti quando gli organi sono eccessivamente sporchi la polvere tende a provocare un restringimento del calibro della apertura delle canne in cui fluisce l'aria, rendendo calante la nota prodotta. Quindi per avere un organo sempre bene accordato bisogna prima di tutto tenerlo sempre pulito, operando una manutenzione ordinaria e proteggendo lo strumento con appositi teli di copertura, quando non viene usato.
I tre metodi per accordare l'organo
Il migliore metodo per accordare l'organo è sicuramente l'accordatura in tondo che è il metodo più antico, e viene applicato su tutti gli organi di un certo livello qualitativo. Praticamente consiste nel ritagliare la canna fino a renderla della lunghezza necessaria, per poi allargarla fino a raggiungere la frequenza migliore. Questo metodo viene praticato solo nelle chiese di un certo calibro e applicato agli organi molto antichi e pregiati. Ci sono altri due metodi per l'accordatura di un organo, più imprecisi dell' accordatura a tondo, e tutti e due consistono nel ritagliare la canna. Certamente sono meno costosi, più veloci e quindi praticati per la maggioranza degli organi. L'accordatura dell'organo richiede anche ore di lavoro e dopo l'accordatura è consigliabile non suonare lo strumento per diverse ore.