Come accordare un pianoforte
Introduzione
Accordare un pianoforte rappresenta una vera e propria arte. Infatti è necessario avere del tempo libero ed una strumentazione adeguata, oltre che un'ottima preparazione tecnica, ed un orecchio musicale. Tuttavia, per comprendere quali siano le basi dell'accordatura, come funziona un martelletto, o in cosa consiste una chiave da accordatore, può essere molto utile per tutti coloro che si avvicinano allo studio del pianoforte e ne vogliono capire più a fondo il suo funzionamento. In riferimento a tutto questo, nei passi di questa breve ed esauriente guida vi forniremo alcuni utili consigli su come accordare un pianoforte.
Occorrente
- chiave da accordatore
- Diapason o accordatore elettronico
Un pianoforte si "scorda" per variazioni di umidità, temperatura o rilassamento delle corde
Un pianoforte si "scorda" per due principali motivi, che andremo a citare a seguire. Una di queste può essere provocata da alcune variazioni della temperatura e dell'umidità, che fanno contrarre oppure allungare le corde in una differente maniera. Il consiglio che vi possiamo fornire, in merito a questo, è quello di collocare il pianoforte sempre lontano da fonti di calore. Preferibilmente dovrebbe essere posizionato lungo una parete interna, che si trova lontano dalle radiazioni dirette solari e dalle correnti d'aria. È inevitabile, inoltre, che con il trascorrere degli anni la percussione dei martelletti provochi un rilassamento delle corde. Pertanto si potrebbe agire proprio su queste, in modo tale da riuscire a ripristinare una perfetta accordatura dello strumento stesso.
Per accordare un pianoforte si deve usare la giusta strumentazione, tra cui un diapason
L'attrezzatura per accordare un pianoforte è difficile da trovare, dal momento che si tratta di utensili specifici tra cui annoveriamo dei cunei che vengono utilizzati per bloccare le corde, nonché una chiave che viene utilizzata per ruotare le caviglie, ossia i perni su cui sono montate le corde. Soprattutto è necessario utilizzare un diapason che oscilla ad una frequenza pari a 440 Hertz, e che corrispondente alla "La" della quarta ottava del pianoforte. In questo caso occorre premere sulla nota, in modo tale da poter procedere ad accordare i toni medi, gli acuti ed a seguire dai bassi con l'ausilio degli intervalli e dei relativi suoni armonici. Utilizzando l'apposita chiave, inoltre, si dovranno tendere le corde, in modo tale che alla fine, ciascuna di esse emetterà esattamente i suoni ricercati nelle loro esatte relazioni di altezze.
Il pianoforte deve essere accordato, seguendo le operazioni precedenti almeno 2 volte l'anno
Per mantenere il proprio pianoforte sempre ben accordato, almeno due volte l'anno, è necessario procedere con le suddette operazioni, per evitare di riscontrare delle perdite di sonorità che renderebbe lo strumento inutilizzabile. Tuttavia i professionisti lo accordano una volta ogni due mesi e prima di ogni concerto, proprio per garantire un'ottima performance. Pertanto, nel caso in cui avete un buon orecchio e soprattutto conoscete bene la musica, allora oltre ad eventuali riparazioni fai da te, come la sostituzione delle corde e dei tasti, sarà anche possibile accordare il pianoforte, semplicemente effettuando sui tasti il cosiddetto "giro di do". Infatti possiamo affermare che questo è particolarmente veloce, oltre a consentire anche di ottimizzare un buon risultato in pochissimo tempo.