Come ascoltare la musica jazz
Introduzione
Se state leggendo questa guida è perché, probabilmente, avete avuto modo di ascoltare qualche brano che vi ha fatto appassionare di un genere musicale ricco di storia ed emozioni: il jazz. Chi il jazz lo ha ascoltato solo attraverso qualche spot pubblicitario, o magari tramite la radio o in qualche modo più o meno casuale, forse non sa che dietro a quei pezzi si nasconde un vissuto che nasce da realtà sociali difficili ed ai margini, passando poi dai modaioli jazz-club e finendo tra le mani dei più virtuosi artisti musicali. Ascoltare jazz arricchirà non solo il vostro repertorio musicale, ma anche la vostra cultura. A seguire qualche consiglio su come ascoltare la musica jazz.
Occorrente
- Brani Jazz
La storia del jazz
In primis vi consiglio di approciarvi ad un po' alla storia del jazz per apprezzarne a pieno la sua identità. Se a detta di alcuni sono i generi da strada, come la musica ebraica o nomade, i veri precursori del jazz, è ovvio che fu certamente l'America il luogo dove questo genere acquisì connotati ben precisi. Figlio di un genere già conosciuto, il ragtime, inizialmente questa nuova musica, suonata prettamente dagli schiavi dei campi di cotone, veniva scritta e pronunciata "jass", termine di derivazione francese (chiacchierare) e indicava un sottogenere atto a intrattenere, con le sue "jam session" situazioni poco formali dove al massimo tre musicisti si incontravano per improvvisare ad orecchio questo nuovo stile frizzante e più rumoroso dei precedenti. Da lì a poco nacquero numerose band che fecero del jazz un genere riconosciuto e degno di essere eseguito come tutti gli atri stili musicali. Compositori, musicisti e cantanti divennero famosi grazie a questa nuova moda "jazzy" che si diffuse in brevissimo tempo, prima in tutta l'America e poco dopo in tutto il mondo, creando tra i più disparati sottogeneri.
Capire il jazz
Per apprezzare realmemte il jazz basta capire fondamentalmente una sola cosa: la sua struttura musicale, e per far ciò, vi assicuro che non occorre essere musicisti. Anche se il rischio è quello di semplificare troppo questo genere musicale, credo sia utile intendere il jazz come uno stile che prevede una "base", costituita da una melodia costante, con l'inserimento di deviazioni, modifiche ed improvvisazioni. Una tipica canzone jazz inizia con la base che viene chiamata anche "testa", vi seguono poi melodie che si inseriscono nel contesto ed eventuali improvvisazioni per ritornare di nuovo alla "testa". Questo è lo schema classico più usato e che viene chiamato "ABA". Chiaramente il jazz non si riduce ad uno schema, anzi, non c'è genere al mondo che più di questo ama uscire dagli schemi, ma questo lo scoprirete solo ascoltando tanto jazz.
Ascoltare tutto il jazz che amate
A partire dai primi decenni del '900 ai giorni nostri il jazz ha generato stili, metodi e sotto-generi. Potrà capitarvi quindi di ascoltare artisti che amerete ed altri che invece non vi piaceranno affatto. Di sicuro non vi pentirete di ascoltare del buon jazz classico, come Charlie Parker che con il suo sassofono è stato definito il "Picasso del jazz", o Miles Davis o Coltrane, entrambi dei geni divini di questo genere. Se amate il genere orchestrale Duke Ellington fà per voi e se volete sentire questa musica essere accompagnata da liriche dinamiche come lo sono le sue melodie, come non sentire Ella Fitzgerald. Sponstandovi su altri generi potreste trovarvi davanti a realtà molto diverse, come quelle del gipsy-jazz, dell'acid-jazz, o del bepop o ancora del contemporaneo jazzanova. In realtà questa potrebbe essere una lista infinita. L'ultimo consiglio valido per ascoltare musica jazz è quindi quello di ascoltarne il più possibile per individuare lo stile che più si avvicina ai vostri gusti.