Come colorare i fumetti come un professionista
Introduzione
Il fumetto è un linguaggio costituito da più codici, tra i quali si distinguono principalmente il testo e l'immagine. Hugo Pratt definisce il fumetto come "letteratura disegnata", mentre Will Eisner lo definisce come "arte sequenziale". Ad essere appassionati dei fumetti di certo non sono solamente i bambini, ma anche gli adolescenti e gli adulti. Naturalmente, quando si realizza un fumetto o lo si acquista già pronto, la difficoltà principale risulta essere esattamente quella di colorarlo perfettamente per non rovinarlo. Anche se non ci avete mai provato, non è detto che non possiate ottenere ottimi risultati, infatti con un po' di attenzione ed impegno riuscirete sicuramente a svolgere questa specifica operazione. Dunque, continuate a leggere gli interessanti passi riportati in questa semplice guida per imparare in modo utile e tempestivo come colorare i fumetti come un professionista.
Tecniche del fumetto
Nato agli inizi del 900 per un pubblico adulto, oggi il fumetto trova il suo bacino di lettori tra la popolazione giovanile che è sempre più affascinata dalle tecniche utilizzate per la realizzazione di ciascuna vignetta anziché dalla storia in sé. Per questo motivo, negli ultimi anni, sono nati e sono stati pubblicati libri e riviste di ogni genere a riguardo.
La colorazione
La colorazione è l'ultimo step della realizzazione di un fumetto e può divenire anche il più complicato. La digitalizzazione ha invaso anche il settore artistico e negli ultimi anni applicazioni e software di colorazione e manipolazione stanno sostituendo ogni tecnica di disegno tradizionale. Si tratta di prodotti accessibili a tutti, professionisti e non, con relativi manuali utente ed in continuo aggiornamento. Tra i più diffusi: Photoshop, molto pratico e facile da usare, MangaStudio ed Illustrator, un fratello minore del primo e munito di opzioni più specifiche per il disegno e la colorazione digitale. Tra i minori ma non per qualità: Paint Tool Sai e Gimp Painter.
Tecniche di colorazione
L'utilizzo delle matite colorate è ancora molto diffuso sia per la semplicità di utilizzo che per i costi assolutamente bassi. È importante che la matita non sia troppo appuntita, in modo da evitare solchi e tratti più scuri. L'ideale è di utilizzare matite colorate con la punta arrotondata, e di procedere a velature, ossia colorando tutta la superficie con una pressione inizialmente minima e via via sempre maggiore. Gli acquerelli sono gli strumenti più affascinanti da utilizzare ma richiedono una certa praticità d'uso. La scelta migliore, tra le tecniche di colorazione tradizionale, prevede l'utilizzo di pennarelli specifici, ideali per chi non ha molte competenze tecniche ma che in alcuni casi richiedono un budget piuttosto elevato. Gioca un ruolo fondamentale anche la carta da disegno: una carta ruvida è adatta ad un lavoro con le matite colorate, in quanto permette di sfumare il colore in modo più omogeneo, mentre non è indicata per le altre due tecniche per le quali la scelta migliore è la carta liscia.