Come disegnare l'acqua
Introduzione
L'acqua è un elemento naturale e rappresenta il simbolo della vita e della rigenerazione. Tanto che le immagini dell'acqua sono frequenti nei miti, nelle leggende e nei racconti simbolici e religiosi del'antichità. Ma in ambito artistico il tema dell'acqua acquista un particolare risalto nell'Ottocento. Infatti nei dipinti dei pittori romantici, l'acqua in varie forme diviene un potente simbolo della stessa realtà naturale. Questi si sono spesso occupati di questo soggetto in continuo movimento, che cattura i riflessi di ciò che ha vicino. Gli impressionisti ritengono che la realtà si percepisca attraverso impressioni di forme, luci, colori. Quest'ultimi vengono dunque trasferiti sulla tela attraverso tocchi rapidi e macchie che, viste da lontano, potranno riflettere il cambiamento e le vibrazioni in atto. Se guardate in particolare "La Grenouillère" di Monet, in cui la protagonista è l'acqua e i suoi riflessi, vi accorgerete che qui il movimento è tratto tramite delle striscioline orizzontali giustapposte. Nella seguente guida spiego come disegnare l'acqua.
Occorrente
- Foglio di carta
- Pennelli piccoli sottili
- Pennelli piccoli e piatti
- Pennelli di dimensioni medie
- Set completo di matite di varia durezza, dalla H alla B
- Colori acrilico blu
- Colore acrilico bianco
- Tela
Analizzare l'immagine
La prima cosa che dovete fare è quella di analizzare l'immagine. La resa dell'acqua non è una cosa semplicissima. Non si tratta solo di raffigurare uno specchio d'acqua, ma anche i riflessi di luce o il paesaggio che vi si rispecchia dentro. Quindi se volete ottenere un effetto realistico, bisogna che adoperate delle tecniche basilari. Prima di tutto però, dovete capire l'acqua, esaminando diverse foto prese dalla natura, studiando le diverse angolazioni. Bisogna insomma sentirla attraverso i sensi, nella sua fluidità e trasparenza.Inoltre è fondamentale capire come deve essere riprodotta la forma dell'acqua. Quest'ultima può essere riprodotta sotto forma di mare, lago, torrente, stagno, cascata o fiume. Oppure rappresentare una pozzanghera d'acqua o un rubinetto che sgorga. Una volta che avete scelto l'immagine, controllatela, suddividendola in sezioni e rilevando ciò che la rende propriamente riconoscibile. Inoltre è fondamentale prendere in considerazione i dettagli, le caratteristiche essenziali che essa possiede visivamente. Ad esempio, se desiderate disegnare l'acqua configurando il mare è essenziale fissare la linea orizzontale, che lo distingue dal cielo. Una volta fissata la linea, potete rendere la sua superficie in molti modi e utilizzare diverse tecniche.
Utilizzare il programma
A questo punto, dovete utilizzare un programma, che vi servirà a contrarvi sui riflessi. Per eseguire questa operazione vi suggerisco di Photoshop o un software tecnico, presente nel vostro PC. Quindi trasferite la foto. Quest'ultima va posterizzata e trasposta in una scala di grigi, in modo che si riduca all'essenziale. Dopodiché, verificate le forme, il movimento delle onde e le varie gradazioni. Ora potete passare agli schizzi, per riuscire a determinare le onde più importanti e i valori base della propria composizione. Ma non si sta creando il disegno finale, poiché vi trovate ancora nella fase di studio e di analisi, finalizzata a ridurre l'acqua ai suoi valori minimi. Bisognerà anche decidere che cosa includere o meno, per evitare di sconfinare poi in eccessi di gusto barocco.
Fare l'abbozzo
Adesso passate a fare un primo abbozzo a matita o a carboncino. Quest'ultimo, eseguito velocemente vi servirà da guida. Potete procedere en plein air, facendo attenzione alle distanze, oppure usando una foto. I limiti della fotografia consistono nell'appiattimento dell'immagine. Adesso verificate il risultato finale correggendo gli errori. Oceani e paesaggi marini richiedono un tipo diverso di approccio e di interpretazione. Inoltre la presenza di oggetti o di altre creature, può essere d'aiuto per rendere meglio l'acqua in cui si riflettono. Per rappresentare le linee delle onde, fondamentalmente è il tratto di matita usato. Le onde lontane saranno più piccole, più lievi. Le ombre che si disegnano sotto donano profondità e aiutano l'acqua a venir fuori letteralmente da sola dal foglio.
Colorare il disegno
Concluso l'abbozzo, potete cominciare a colorare il disegno. Se volete dipingete l'acqua con un pennello piatto e stendete una mano di acrilico. Quindi eseguite delle pennellate lunghe e orizzontali. Il colore che dovete usare deve avvicinarsi al colore del cielo, ma di un tono leggermente più scuro. Terminata questa fase, prendete il pennello piccolo e piatto, intingetelo con il colore bianco e sfumate la tinta di partenza. Ma prima, accentuate i riflessi dall'ultimo elemento in fondo, venendo avanti fino al bordo del disegno. Per un realismo maggiore, usiamo colori chiari su toni scuri e colori scuri su toni chiari. Per fondere i colori, bisogna metterli uno vicino all'altro sulla tela e poi contaminarli tra loro passandoci sopra il polpastrello. Le screziature sulla tela evidenziano i cromatismi e creano da lontano un'effetto ottico innegabile. Scegliendo invece come mezzo i pastelli, è necessario essere molto abili nella tecnica dello sfumato e nella fusione dei colori. Un altra tecnica è quella di usare la linea per ricreare l'andamento di onde mosse. Oppure piccole e irregolari. Con i colori a tempera potete dare vita a immagini dell'acqua in movimento e creare riflessi, sfumandoli con il colore bianco.
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Consigli
- Per realizzare un disegno liscio e particolareggiato è meglio usare un foglio liscio, mentre per un effetto granuloso va bene quello ruvido
- Bisogna studiare i grandi maestri per imparare come creare contrasti o dare armonia alle tinte
- Le tecniche miste su carta vanno benissimo per raffigurare il movimento dell'acqua
- La varietà e l'intensirà del tratto sono essenziali
- Suggerisco il libro Per imparare a dipingere l'acqua, Parramon's Editorial Team Gremese Editore, 2002