Come disegnare una colonna dorica
Introduzione
L'arte e l'architettura contemporanee sono debitrici in gran parte all'antica Grecia. Fu infatti in questo paese, tra il V e il IV secolo a. C., che si fondarono le basi della società moderna occidentale: non a caso la Grecia viene considerata la culla della civiltà nel Mediterraneo. Quindi, studiare il modo in cui a quei tempi si costruiva, si scolpiva o si dipingeva, è una base imprescindibile anche per la comprensione del presente. L'architettura era una delle arti maggiori, come si può apprezzare dai resti degli antichi templi che ancora oggi è possibile ammirare. Il modo migliore per imparare gli ordini architettonici sta nel disegnarne gli elementi portanti: ecco ad esempio come disegnare una colonna dorica.
Occorrente
- foglio A4
- matita HB
- regolo di legno
- compasso
- gomma pane
La base
Si comincia disegnando la base da cui parte la colonna, che è detta trabeazione. Una volta deciso il diametro del fusto, che è detto modulo, lo si moltiplica per otto per avere l'altezza della colonna. La colonna va poi divisa in tre sezioni: infatti essa comprende il piedistallo, il fusto e infine la trabeazione superiore. La base di una colonna dorica, come abbiamo detto, è semplicissima, poiché non presenta elementi aggiuntivi ma parte direttamente dalla base. Per quel che riguarda il fusto della colonna, si deve fare attenzione nella rappresentazione dell'entasi. In genere si segue la regola suggerita da Palladio: si usa un regolo di legno, fissandolo al terzo inferiore e flettendolo per descriverne la progressione.
Il capitello
Ora si arriva all'estremità superiore, ovvero il capitello. Per prima cosa si disegna una fascia sottile che è il collarino, ovvero il punto di giunzione con il fusto. Poi si traccia un parallelepipedo alto 1/6 del diametro; per conferirgli la forma arrotondata tipica dell'ordine dorico si usa il compasso. Si punta il compasso alle estremità superiori del parallelepipedo e con apertura pari a 1/6 del diametro si disegna 1/4 di circonferenza sia a destra che a sinistra. In seguito non si deve dare altro che unire le estremità dei quarti di circonferenza. Al di sopra, infine, si realizza un altro parallelepipedo largo quanto la seconda parte del capitello e alto 1/6 del diametro di base.
L'ordine dorico
Ricordate che l'ordine dorico è il più antico dei tre che tradizionalmente si riconoscono nell'architettura greca, precedente a quello ionico e quello corinzio. Le colonne degli edifici costruiti secondo lo stile dorico erano molto semplici, con un capitello squadrato e il fusto che poggiava direttamente sul basamento della costruzione. In conclusione per disegnare una colonna dorica si può prendere spunto da una fotografia di un tempio greco, e poi attenersi ad alcuni principi numerici di base. Si deve sapere infatti che l'altezza dell'intera colonna, capitello compreso, è uguale a 8 volte il diametro della colonna stessa. Inoltre, la colonna dorica presenta un rigonfiamento all'incirca alla sua metà (entasi).