Come gestire un equalizzatore parametrico
Introduzione
Tecnicamente un equalizzatore parametrico è uno strumento essenziale nella fase di missaggio di brani musicali; in questi casi l'utilizzo dell'equalizzatore può portare a rendere la traccia priva di elementi sonori fastidiosi o dissonanti, creando una traccia omogenea, percepibile ad orecchio. È bene ricordare innanzitutto che le tecniche di utilizzo e gestione dell'equalizzatore sono alquanto soggettive, nel senso che non esiste alcuna regola scritta che renda obbligatorio o meno l'utilizzo di tale strumento durante la fase di missaggio. Si tratta dunque di un procedimento da gestire ad orecchio, poiché elementi che possono sembrare dissonanti a voi, ad altri possono apparire come non fastidiosi. Vediamo dunque come viene utilizzato in pratica tale strumento. Nella seguente guida ci occuperemo di delineare le linee guida essenziali che vi faranno apprendere come gestire al meglio, in modo dunque efficiente, un equalizzatore parametrico.
I moderni equalizzatori
I moderni equalizzatori sono sicuramente molto più facili da utilizzare rispetto a quelli di un tempo. Sono infatti sempre dotati di manopole che rappresentano i medio-bassi, medi, medio-alti e alti. Inoltre altri sono dotati di controlli denominati shelf che permettono di elaborare un taglio netto di tutte le frequenze anomale presenti entro una determinata misura.
Le registrazioni
Il limite per ottenere una ottimale pulizia dell'audio e della traccia è generalmente 40 o 50 HZ. Dopo avere fatto ciò, noterete immediatamente la scomparsa dell'effetto rimbombo, il tipico eco che si sente quando le registrazioni non vengono fatte in ambienti isolati acusticamente o non adatti a tali fini.
Le frequenze
Ricordiamo a tal proposito che esistono alcuni microfoni, sebbene costosi, in grado di dare una risposta che mette in risalto le frequenze medie, quindi un taglio sui medi ed un leggero boost sui bassi e gli alti può equilibrare questa dissonanza; il che significa che utilizzare un microfono del genere equivale ad avere un tecnico che regola in maniera automatica il suono in presa diretta di voci o strumenti e un ulteriore utilizzo dell'equalizzatore, altro non fa quindi che migliorare di gran lunga l'audio. Un consiglio è assolutamente quello di utilizzare strumenti di ottima qualità poiché se la traccia di partenza è già di per sè scarsa l'equalizzatore non vi migliorerà di certo la qualità audio. Agli strumenti che già di per se utilizzano alte frequenze, è consigliabile utilizzare lo shelf regolandolo al di sotto dei 75/80 HZ.