Cominciamo subito col dire che il Piano-Sequenza è uno degli aspetti fondamentali di Quarto potere, che è considerato lo spartiacque tra il cinema in montaggio analitico e il cinema moderno: questo, infatti, non spezzetta la realtà, ma semmai ne mima la molteplicità e complessità. Si tratta, senza alcun dubbio, di una delle tecniche di ripresa più affascinanti del cinema; questa nel passato veniva usata solamente per effettuare delle sequenze importanti, in quanto è un'operazione sicuramente coraggiosa, ma caratterizzata dai risultati scarsi e scoraggianti. Si può dire che è nettamente inferiore alla maggior parte dei cortometraggi low budget che si vedono in giro per la penisola nei vari festival dedicati, perché povero di idee oltre che di capitale per realizzarlo, ma grazie a magistrali piani sequenza, l'illusione della realtà nella finzione cinematografica viene incrementata e, inoltre, si possono creare veri e propri gioielli visivi, ammirabili per complessità e ispirazione. Per poter girare un Piano sequenza la macchina da presa deve seguire, azione dopo azione, tutti i movimenti di un personaggio o dei personaggi.