Come illuminare una mostra di quadri
Introduzione
I numerosi musei e gallerie artistiche hanno come scopo fondamentale quello di mettere in luce i numerosi e preziosi quadri appartenenti alle varie collezioni artistiche.
Questi edifici, seppur ricchi di storia alle loro spalle hanno la responsabilità contenere al loro interno opere di grande importanza artistica e culturale; per questo motivo lo studio della location è una tappa di fondamentale importanza quando si organizza una mostra.
In particola modo il punto focale sta nella progettazione di quelli che vengono chiamati punti luce, fondamentali per esporre l'opera in questione in maniera tale da mettere in risalto al massimo tutto il suo splendore.
Lo studio delle luci è una pratica tanto importante quanto complicata e, come potrete ben capire, non è semplice tentare di riassumerla o spiegarla in una breve guida descrittiva.
Il mio intento primario è quello di darvi una piccola infarinatura riguardo ciò che dovete assolutamente sapere su come illuminare una mostra di quadri, per qualsiasi ulteriore informazione vi rimando a dei siti più articolati che si occupano nel dettaglio di questi studi.
L'allestimento
L'allestimento museale richiede molta più cura di quello che si possa pensare, poiché ci sono da prendere in considerazione moltissimi fattori: la coordinazione dei percorsi, l'ampiezza della struttura, la disposizione delle tele e infine, ultima ma non ultima, l'illuminazione appunto. Importantissima per risaltare l'opera ma soprattutto, per suggerire l'intensità del pathos con cui verrà guardata l'esposizione.
L'illuminazione diretta e indirezza
Questo può avvenire in tre modi: l'illuminazione diretta, l'illuminazione indiretta o, come viene chiamata in gergo artistico, l'illuminazione a discrezione.
L'illuminazione diretta: disposta sapientemente in una zona strategica rispetto al quadro, tramite l'utilizzo della cornice, viene installata in alto, ai lati o in basso e, la luce, ha lo scopo di risaltare le componenti del quadro, senza che queste diano fastidio all'osservatore. Per esempio: se un quadro ha le linee di forza particolarmente concentrate nella parte bassa, l'illuminazione viene disposta in alto e viceversa, se la concentrazione di elementi è alta, allora l'illuminazione viene posizionata in basso. Si scelgono invece le luci ai lati, se il soggetto è diffuso.
L'illuminazione indiretta: avviene quando i colori di un quadro sono particolarmente delicati e, soprattutto, quando l'esposizione riguarda delle tele piuttosto datate, da trattare quindi con delicatezza e cura. Le opzioni per questo tipo di illuminazione sono molte: faretti sul soffitto, lampade lunghe disposte ai lati delle sale, neon particolari incastonati nel pavimento e ancora, anche se in rarissimi casi, candele.
L'illuminazione a discerzione
L'illuminazione a discrezione: il nome stesso può suggerire ampiamente di cosa si tratta, poiché è proprio a discrezione del curatore che viene scelto il tipo di illuminazione più adatta. Questo non avviene sovente, poiché la maggior parte delle volte l'allestimento di una mostra viene messo in essere da una cooperativa e non da un singolo ma, tuttavia, vi sono casi in cui viene preferito un nome specifico.
Consigli
- Lo studio delle luci è complicato e richiede molta sapienza e conoscenza dell'argomento. Studiate sempre da libri specializzati