Come leggere la musica dal pentagramma
Introduzione
Prima d'imparare a suonare uno strumento musicale, bisogna essere capaci a leggere il pentagramma. Ma che cos'è? È un piano cartesiano, composto da cinque linee orizzontali, dove può essere annotata una composizione o una melodia. Le basi da imparare sono abbastanza semplici, molti di voi se le ricorderanno dai tempi della scuola. Nel caso in cui voleste una guida più approfondita, ecco come leggere la musica dal pentagramma.
Occorrente
- Foglio pentagrammato
- Spartito musicale
La chiave musicale
Il pentagramma viene sempre aperto da una chiave. Di che cosa si tratta: è un simbolo che ha la funzione di stabilire l'altezza dei relativi suoni. La più diffusa è quella di violino. Viene utilizzata per i pentagramma dei strumenti a fiato, ma anche per quelli a corda.
La conoscenza delle note
Come bel sappiamo, una scala semplice è composta da sette notte: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si. Le note, sul Pentagramma, vengono scritte dal basso verso l'alto e non tutte possono essere annotate all'interno delle righe. Infatti, alcune di esse sono posizionate al di sopra o al di sotto della rappresentazione grafica. Come la prima nota della scala musicale, il Do. Quest'ultima, insieme al Re, viene annotata al di sotto del Pentagramma. A differenza della seconda, però, il Do viene disegnato con un taglio addizionale. Che cos'è: è un prolungamento immaginario del Pentagramma, che serve per differenziare le varie note in base alla posizione. Può essere tracciato sopra, sotto o in mezzo alla nota. In questo caso il Do viene rappresentato con il taglio addizionale nel centro, come se la nota stesse in mezzo al rigo. Questo perché ogni nota può essere scritta, in alternanza, o sopra il rigo o nello spazio delimitato da quest'ultimo.
Quindi, se il Do ha il taglio addizionale, di conseguenza il Re non ce l'ha, perché nel "prolungamento immaginario" del Pentagramma si troverebbe nello spazio. Nel vero primo rigo si trova il Mi e nello spazio il Fa. Si prosegue in alternanza fino a completare la scala musicale.
Le pause e il relativo valore musicale
Molto più complesse della scala musicale sono le pause e il loro valore musicale. Sono un segno grafico che rappresentano un determinato periodo di silenzio nella melodia. Come le note musicali sono sette, nonostante ciò non hanno alcun legame tra di loro. Infatti, la durata di una pausa dipende principalmente dal valore di una battuta. Per esempio, se in una battuta di 4/4 le note occupano 3/4, la pausa sarà necessariamente di 1/4.
Il solfeggio
Per esercitarsi a riconoscere le note musicali e le relative pause, bisogna praticare un esercizio: il solfeggio. Consiste nel leggere a voce alta in maniera parlata o intonata, seguendo ovviamente il ritmo, un pentagramma. Questa pratica viene utilizzata da tutti coloro che hanno a che fare con il mondo della musica. In molti danno per scontato esercitarsi con il solfeggio, pretendendo di trasformarsi in musicisti dall'oggi al domani. Non c'è nulla di più sbagliato. Come in molti già sapranno, il solfeggio è anche un'importante materia di studio al Conservatorio, divenendo a fine anno accademico un'essenziale materia d'esame.
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Consigli
- Per imparare a esercitarsi con il solfeggio, sarebbe preferibile rivolgersi a un insegnante esperto.