Come Padroneggiare Il Ritmo Musicale Nel Pentagramma
Introduzione
La comprensione del ritmo musicale nel pentagramma è di fondamentale importanza. Per assimilarne le nozioni di base, si potranno utilizzare anche gli esempi del solfeggio. Cogliere i ritmi semplici, quelli composti, le battute e le loro categorie darà i risultati sperati. Nei passi seguenti vedremo dunque come padroneggiare il ritmo musicale nel pentagramma.
Occorrente
- Metronomo
I movimenti
Il ritmo è una serie di battiti, movimenti, che si manifestano in maniera regolare nel tempo. I battiti sono indicati con linee in diagonale sul pentagramma. Si uniscono fra di loro in combinazioni chiamate "misure", delimitate graficamente con linee verticali. L'accento forte, che evidenzia un suono, attribuisce al primo movimento l'enfasi necessaria. Poniamo quindi il caso di una rappresentazione di una serie con quattro misure che compongono ciascuna quattro movimenti. Ma esistono anche configurazioni più semplici, con due o tre movimenti. Essi costituiscono l'insieme dei ritmi semplici. Parlare quindi di un ritmo in 2\4, 3\4 oppure 4\4, significa l'indicazione di misure con movimenti ciascuno della durata di 1\4 (semiminima). I ritmi semplici sono solo una parte delle configurazioni disponibili.
I ritmi composti
Le forme di ritmo, definite come "ritmi composti", sono in relazione con i ritmi semplici. Si tratta di suddividere ogni singolo movimento della durata di 1\4, in un'insieme di tre note della durata di una croma 1\8, considerando ciascuna di esse come movimento di riferimento. I "ritmi irregolari" sono la combinazione articolata dei ritmi in due, tre, o quattro movimenti. Per suddividere in forma di solfeggio, basterà contare in progressione i singoli movimenti per ogni battuta. È fondamentalmente importante mantenere una velocità costante di pronuncia, evidenziando i numeri 1 di ogni battuta. L'aiuto di un metronomo, in questi specifici casi, si rivelerà di un'utilità straordinaria.
I ritmi semplici
Dopo aver eseguito l'esempio in 4\4, si applicherà lo stesso principio per i restanti ritmi semplici. Nel caso dei ritmi composti bisognerà contare la suddivisione in tre crome per ogni movimento (indicato dal metronomo). Infine la frazione che indica il ritmo (4\4, 2\4, 9\8) definisce, con il numeratore, la quantità di movimenti per ogni misura e, tramite il denominatore, la singola durata di ognuno di essi. Anche per gli esempi di solfeggio occorrerà aiutarsi con un metronomo, che manterrà la velocità costante. Si pronuncerà la sillaba della nota per la durata indicata dalla sua grafia.
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Consigli
- Eseguire molte prove.