Come scrivere un racconto breve
Introduzione
Innanzitutto, una precisazione. Per convenzione si definisce racconto breve un testo narrativo lungo al massimo 5 cartelle editoriali, cioè qualcosa come diecimila caratteri. Secondo questo tipo di definizione, anche i racconti flash alla Barthelme, per esempio, sono racconti brevi. E sono brevi la più parte dei racconti di Carver e di Cheever, giusto per citarne qualcuno. E gli italiani? In genere, non siamo eccellenti raccontisti, con tutte le eccezioni del caso. Impossibile esaurire l'argomento in poche righe, però forse è possibile dare una serie di consigli in merito alla composizione. Vediamo come scrivere un racconto breve.
Occorrente
- carta
- penna
Annotare spunti
Il bello della scrittura viene sempre prima della scrittura, sostengono alcuni. Altri vanno in direzione opposta: se vuoi scrivere allora devi iniziare a scrivere, le idee ti verranno in itinere. Ciascuno la pensa come meglio crede, fatto sta che è difficile mettere insieme foss'anche una sola frase di senso compiuto se prima non s'è speso del tempo per preparare il terreno. Che le idee saltino fuori dal nulla, è fantasia romantica da allontanare in tutti i modi. Quindi, ecco, il primo passo da compiere è semplice. Leggere tutto ciò che càpita a tiro, fare tutte le esperienze che si ritengono utili, spendersi in tutti i modi possibili. E annotare idee e spunti su un taccuino.
Partire da un'immagine
Trama o non trama, questo è il dilemma. Scaletta o improvvisazione? Ci sono scrittori che non iniziano a scrivere se non sanno in quale direzione muoversi. Altri non sanno che pesci pigliare e prendono a raccontare. Non è detto che la storia dei secondi funzioni peggio. Diciamo che una trama non è indispensabile e decidiamo di partire soltanto da qualche idea o persino da una sola idea, da un personaggio o da un'immagine.
Cercare la voce
Cosa ce ne facciamo, di quest'immagine? Ebbene, la sviluppiamo. Scegliamo una direzione da seguire e portiamo il ragionamento fino in fondo, valutando ipotesi e implicazioni. E se questa direzione non porta a niente di buono, torniamo indietro e ricominciamo, prendiamo un'altra strada e andiamo dritti fino alla fine. Se è un vicolo cieco, ritorniamo sui nostri passi. Ecco come (a detta dei migliori scrittori di racconti brevi) si cerca la voce del racconto. Beninteso, possono passare settimane intere prima di trovarla. Possono passare mesi, addirittura.
Sviluppare i fili narrativi della storia
L'incipit di un racconto breve è così importante che in genere ci toccherà riscriverlo innumerevoli volte. È più interessante seguire il nostro percorso, prima o poi ritorneremo da dove abbiamo cominciato e quindi riprenderemo anche l'incipit, ammesso che non funzioni. Quando abbiamo esplorato tutte le strade possibili e riteniamo conclusa la nostra ricerca stilistica, allora possiamo fermarci e abbandonare per poco (ore? Giorni?) il nostro racconto.
Revisionare
Ci sono scrittori che revisionano un racconto breve infinite volte. Ci rimettono mano incessantemente. Lo scrivono ex novo o ne cambiano una sola virgola. Il processo di limatura può essere lunghissimo. La voce è giusta, la trama funziona, la storia merita di essere raccontata. Ma c'è sempre qualcosa che non va e su cui uno scrittore può lavorare fino allo stremo delle forze.
Titolare
Lasciare incompiuto il racconto breve o mettere la parola fine, resta a noi deciderlo. Ci sono racconti incompiuti che sono dei capolavori (penso a certi racconti brevi di Kafka, per esempio), ci sono milioni di racconti compiuti che non funzionano e non dànno nulla al lettore. Forse nessuno scrittore può concludere un racconto breve una volta per tutte. Forse è il lettore che deve finirlo perché spetta a lui l'ultima parola. Allo scrittore non resta che pensare a un titolo.
Consigli
- Leggere incessantemente i migliori raccontisti.