Come scrivere un romanzo epistolare
Introduzione
Genere di successo nella letteratura del passato, così come anche in quella attuale, non costituisce affatto un esercizio semplice. Di seguito vedremo con quali tecniche e ricorrendo a quali artifici letterari scrivere un romanzo epistolare. È noto che esiste una notevole quantità di tipologie di romanzo, alcune solidamente codificate, altre dai contorni denotativi più sfuggenti e fluidi. In questa guida tratteremo del romanzo cosiddetto epistolare, costituito esclusivamente da lettere che i personaggi si scambiano tra loro.
Specificare i personaggi
Se i personaggi principali del tuo romanzo epistolare sono più di due, necessariamente ogni lettera dovrà essere corredata dalla precisazione di chi sono, di volta in volta, mittente e destinatario. Lo puoi fare mettendo il nome del destinatario all'interno di un iniziale Caro / cara ? (o in più romanticamente estremi Mio adorato / adorata ?) e quello del mittente alla fine della lettera, alla stregua di una firma. Esempi molto chiari li puoi desumere dalla lettura de ?Le relazioni pericolose?.
Discorso indiretto
Tutti gli avvenimenti, quindi, li dovrai raccontare in una sorta di discorso indiretto, più precisamente di discorso riportato, riferito dal mittente al destinatario della lettera. Puoi anche, naturalmente, inserire stati d'animo, domande poste l'uno all'altra, situazioni che coinvolgono anche terzi, esterni al contesto della missiva. Potrai, a tua scelta, rinvigorire la trama, ammantandola di mistero, attraverso del non-detto, dell'implicito. In tal modo costringerai il tuo lettore a cercare indizi nelle pagine precedenti del tuo romanzo, arricchendo la qualità della sua lettura.
Datazione delle lettere
La datazione delle lettere, finalizzata alla loro collocazione temporale, non è indispensabile, a meno che ne giovi, semplificandola, la tua trama. Nel caso di relazione epistolare a due dovrai, per quanto possibile, mantenere una sorta di alternanza nella composizione e invio delle lettere. Se qualche volta, all'interno della storia, intendi invece proprio creare una sorta di effetto di sospensione puoi tranquillamente limitarti a violare l'appena citata regola di alternanza. L'assenza della risposta, infatti, sarà determinante per il lettore nel fargli insorgere il dubbio che l'interlocutore non intenda più corrispondere, e quindi, di fatto, comunicare con l'altro.
Comunicazione della missiva
Al centro di tutto, ti ho accennato nell'introduzione della guida, sta il mezzo di comunicazione della missiva, della lettera. Non esisterà quindi dialogo diretto tra i personaggi e neppure una contestualizzazione delle situazioni ad opera dell'autore, cioè tu. Dovrai quindi far sì che ogni informazione iniziale che imposta, di fatto, l'intreccio sia veicolata da una o più lettere, così come lo svolgimento della trama.