Introduzione
Il friscaletto è uno strumento a fiato dell'antica Grecia che, veniva impiegato in occasione di cerimonie, per scandire i ritmi di lavoro o ancora nelle rappresentazioni. A partire dal dopoguerra, il friscaletto venne introdotto, grazie alla sua versatilità nella pratica strumentale tradizionale locale, nelle orchestre come strumento da ballo in contesti festivi. Grazie all'ottima qualità timbrica, anno dopo anno, il suo impegno scavalcò i limiti del folklore, raggiungendo anche la sfera della musica jazz, oltre ad innalzarsi come strumento solista in diverse opere teatrali. Nella seguente guida, passo dopo passo, vi daremo dei suggerimenti per capire come si suona il friscaletto.
Così come qualsiasi altro strumento musicale, per suonare il friscaletto, non bisogna soltanto assumere la giusta posizione ma avere soprattutto orecchio musicale e tempo per esercitarsi: nello specifico il suonatore dovrà stare alzato, con il torace ben dritto e le braccia ed i gomiti leggermente aperti, per far sì che i polmoni si riempiano di ossigeno, indispensabile per emettere il giusto suono. Lo strumento, appoggiato alle labbra e mai stretto tra i denti, dovrà essere parallelo al pavimento ed ortogonale alla bocca.
Nell'esecuzione, in genere le dita della mano destra andranno a chiudere sia i fori presenti sul lato posteriore che quelli posti anteriormente, in prossimità del becco (e quindi della bocca), mentre la mano sinistra chiuderà i restanti fori, ossia quelli posizionati più in basso. Per far suonare in modo corretto le prime note, dovrai conferire poca pressione al fiato, al fine di evitare suoni striduli, mentre digitando i fori più alti dovrai immettere più aria, facendo però attenzione a non fischiare. Ovviamente l'esperienza e le caratteristiche intrinseche del soggetto conferiranno un suono più o meno melodioso: l'importante è che i fori vengano chiusi bene e che via sia una giusta immissione di fiato.
Per questo è necessario imparare a respirare bene, utilizzando soprattutto la respirazione diaframmatica, così chiamata perché avviene attraverso i movimenti del diaframma che, attraverso la fase espiratoria e quella inspiratoria, determina la giusta fuoriuscita dell'aria. Uno dei sistemi più utilizzati, soprattutto dagli autodidatti, è il colpo di lingua, che si attua pronunciando la sillaba "du" per ogni suono: in pratica la lingua, pronunciando detta sillaba, dovrà battere sui denti del suonatore che, a sua volta, dovrà sincronizzare detto movimento con quello delle dita poste sui fori del friscaletto.