Ci sono molte scuole di pensiero che sull'argomento, hanno pareri diversi. C'era chi consigliava il metodo psicologico, ma solo ai fini di studio del personaggio, poi una volta in scena bisognava "tirar fuori" la tecnica. Forse questo è proprio uno dei metodi migliori, cioè, cercare in fase di studio del personaggio le motivazioni che lo portano ad essere triste, in seguito con l'aiuto della tecnica, arrivare a piangere in modo controllato. Inoltre bisogna considerare anche i problemi tecnici che derivano da un pianto vero. Infatti dopo un po' che si piange il naso inizia a colare e la voce si impasta divenendo scoordinata e poco chiara, rischiando così di rovinare lo spettacolo. Resta quindi una questione di pratica, provate e riprovate la vostra tecnica guardandovi allo specchio.