Come Stimare Un Dipinto
Introduzione
Le opere d'arte spesso ci colpiscono nel profondo in quanto riescono a toccare corde della nostra sensibilità emozionandoci e gratificandoci; molti di noi si soffermano a contemplarle chiedendosi come avrà fatto l'artista a creare tanta bellezza e se è possibile dare all'arte, che è valore infinito, un valore meramente economico riconducendola entro schemi che non le appartengono. Eppure dei criteri esistono e sono stati da sempre applicati per la vendita e l'acquisto delle opere d'arte subendo nel tempo mutazioni che oggi sono in gran parte riconducibili a quella che viene definita "la solidità di artista": una sorta di attestato che può essere rilasciato dalle Gallerie di Arte in base al curriculum, al numero di mostre personali o collettive realizzate, ai premi o ai riconoscimenti ottenuti, alle eventuali acquisizioni presso Musei. A tale proposito nei passaggi successivi di questa guida cercheremo di vedere insieme alcune metodologie che ci permettano di capire come stimare un dipinto.
Stima in base al coefficiente
Tale tipo di stima viene generalmente effettuata presso le Gallerie d'Arte dove l'opera è esposta per la vendita e consiste in un semplice calcolo matematica basato sulla moltiplicazione: il coefficiente, che è un numero da uno in su, ma anche frazione di uno soprattutto per gli artisti emergenti, viene moltiplicato per i centimetri della larghezza e dell'altezza del dipinto ottenendo così un numero che rappresenta il "prezzo" dell'opera. Parimenti conoscendo la stima del quadro e le sue misure possiamo risalire al coefficiente con una divisione. Come si può facilmente intuire il coefficiente è un dato sul quale agiscono pur sempre numerosi fattori come l'importanza storico-artistica dell'autore e le pur sempre vigenti leggi del mercato
Stima in base ai fattori d'asta
Per quanto riguarda i dipinti che vengono venduti nelle aste il discorso cambia completamente perché bisogna tener conto dei fattori che regolano il meccanismo dell'asta stessa: innanzitutto esiste un prezzo di riserva minimo segreto che è quello concordato tra l'autore dell'opera e la casa d'asta. Naturalmente le case d'asta sono interessate a far sì che la vendita avvenga al più alto prezzo possibile per accrescere il proprio prestigio sul mercato e in tal modo si verifica a volte che un'opera venga venduta a prezzi record che mai raggiungerebbe nei listini di una galleria d'arte dove come abbiamo visto la stima ha un valore fisso; altre volte invece vendendo l'opera al suo prezzo minimo la casa d'asta produce una svalutazione della posizione dell'artista sul mercato
Stima in base a fattori di mercato
Non dobbiamo dimenticare che il dipinto pur essendo un'opera d'arte è pur sempre un bene soggetto ai fattori del mercato che ne determinano il valore: la sua unicità, la tecnica, ma soprattutto il ruolo dell'artista nel periodo storico in cui si trova fanno salire o scendere la stima in modo considerevole; anche la notorietà del pittore è fondamentale: un po' come in tutte le sfere del marketing influisce positivamente la partecipazione ad eventi famosi, la presenza delle opere presso gallerie di prestigio, la vincita di premi e la pubblicazione in cataloghi famosi