Come suonare la grancassa
Introduzione
Uno degli strumenti più grandi, pesanti e che maggiormente incuriosisce grandi e piccini è indubbiamente la grancassa. Questo enorme tamburo è l'elemento più imponente presente in un'orchestra sinfonica, di un gruppo e anche di una batteria. In questo ultimo caso, però, viene comunemente chiamato con l'abbreviazione 'cassa'. È proprio un elemento indispensabile nelle bande di paese che, di norma, si esibiscono durante le feste patronali o le ricorrenze di maggior rilevanza sociale. In queste occasioni, la grande percussione è posta a capofila, quasi ad indicare la propria imponenza sugli altri componenti. La guida che segue indicherà in modo semplice e lineare come suonare la grancassa, ricordando che, in ogni caso, la cosa fondamentale è il continuo esercizio assiduo e lo studio meticoloso oltre che, naturalmente, una grande passione. Vediamo come procedere.
Occorrente
- Grancassa
- Bacchetta
Cosa si utilizza per suonare la grancassa
La prima cosa da sapere è che il suono della grancassa è determinato dalla percussione di una pelle tramite una apposita bacchetta di legno, conosciuta anche con il nome di 'mazza'. Solitamente in cima a questa bacchetta viene posto un piccolo elemento rotondo, di materiale più soffice per poter impattare in maniera non eccessivamente secca contro la membrana della cassa. Le pelli della grancassa sono due e fondamentalmente producono lo stesso suono; si trovano alle opposte estremità del corpo cilindrico di legno che compone lo strumento.
Come modulare il suono della grancassa
Generalmente il suono emesso dallo strumento non segue una nota precisa. È comunque utile, quando si suona in una banda o in una orchestra, 'orientare' verso l'armonia generale il suono che viene emesso. Fatelo allentando e restringendo le pelli della cassa; in questo modo produrrete una nota rispettivamente più bassa o più alta. Solitamente esistono degli attrezzi detti chiavi che consentono la manovra di restringimento o di allentamento delle suddette membrane.
Come fare durare di più o meno una nota prodotta dalla grancassa
È inoltre possibile lavorare molto sulla durata della nota che emetterà lo strumento. Per esempio, colpendo il centro di una pelle, saprete che il suono riuscirà a durare quanto più a lungo possibile; percuotendo invece verso l'esterno della pelle stessa finirete per ottenere un suono probabilmente più sordo e più cupo, ma al contempo anche dalla durata molto più breve quanto più vi avvicinerete ai bordi dello strumento. Allo stesso modo, praticando un foro nella pelle (tecnica usata nella cassa della batteria) potrete avere un suono dalla durata inferiore.
Consigli
- E' comunque utile, quando si suona in una banda o in una orchestra, 'orientare' verso l'armonia generale il suono che viene emesso.