Come suonare lo Scacciapensieri
Introduzione
In questa guida potrai capire come suonare lo scacciapensieri. Ti fornirò alcune semplicissime informazioni e non saranno necessarie conoscenze musicali specifiche. Infatti questo strumento è abbastanza immediato da utilizzare, potendosi comunque divertire molto anche ricorrendo all'improvvisazione. Lo scacciapensieri è uno strumento a forma di ferro di cavallo con una lamella in metallo collocata internamente la cui azione produce il tipico suono. Le origini dello scacciapensieri sono estremamente remote, basti pensare che è stato trovato addirittura raffigurato in un disegno del IV° secolo a. C. Oggi è diffuso in tutto il mondo e in Italia rappresenta una parte importante del folklore sardo e siciliano.
Occorrente
- uno scacciapensieri
- un buon senso del ritmo
- una base musicale (opzionale)
La classificazione dello strumento
Lo scacciapensieri appartiene alla categoria degli idiofoni, ovvero gli strumenti che generano suoni grazie al loro stesso corpo. Molte persone, sbagliando, ritengono che lo scacciapensieri sia un aerofono. Tuttavia lo sviluppo vero e proprio del suono non è originato dalla colonna d'aria bensì dalla struttura metallica. Per cui lo scacciapensieri fa parte senza alcun dubbio degli idiofoni.
Le vibrazioni
La sottile lamella viene pizzicata con l'indice o con il pollice ed è proprio questa vibrazione che produce la sonorità di base dello scacciapensieri. Ovviamente le vibrazioni senza un'adeguata amplificazione sono pressoché impercettibili all'orecchio. L'azione viene effettuata senza particolare energia, facendo muovere la lamella che a sua volta produce il suono.
La sonorità
La cavità orale funziona come la cassa armonica della chitarra, cioè per la sonorità dello scacciapensieri. La vibrazione infatti viene amplificata naturalmente nella bocca e varia in base al volume dello spazio a disposizione. Tutti i movimenti dalla lingua e delle labbra, dunque, incidono notevolmente sia sulla qualità del suono sia sulla frequenza.
L'armonia
Esistono le note nello scacciapensieri? La risposta è sì. Peraltro si possono fare sia note naturali sia note alterate. Ovviamente però non si tratta di posizioni fisse, come succede nel flauto che ha i fori da tappare con le dita. Per eseguire una nota con lo scacciapensieri bisogna aprire e chiudere leggermente le labbra. Pensare di pronunciare le vocali dell'alfabeto è un metodo consigliato per migliorare la timbrica e per accordarsi sulle differenti altezze delle note.
Il ritmo
Il suono dello scacciapensieri oltre ad esprimere le differenti note musicali e le varie altezze, è abbastanza aspro e può caratterizzare il ritmo di un brano. Oltre a suonare bene lo strumento, perciò, è fondamentale rispettare il tempo della canzone, cercando di non anticipare né posticipare l'esecuzione della nota. Per certi versi lo scacciapensieri è un supporto ritmico che somiglia al suono di una percussione.
L'accompagnamento
Lo scacciapensieri può essere suonato come strumento solista ma anche e soprattutto in accompagnamento ad altri strumenti musicali. L'aggiunta dello scacciapensieri su una canzone folkloristica può essere una scelta azzeccata per dare una sonorità particolarmente accattivante. Lo scacciapensieri può accompagnare un pianoforte, una chitarra, una fisarmonica oppure un intero complesso musicale.
L'improvvisazione
Con lo scacciapensieri si possono eseguire brani di ogni genere: folk, rock, blues, jazz e molti altri ancora. La particolarità di questo strumento è anche quella di prestarsi benissimo per l'improvvisazione. Seguendo una base registrata o accompagnando una band dal vivo, infatti, si può improvvisare un assolo rendendo il pezzo unico e veramente inimitabile. Il timbro dello scacciapensieri può richiamare nell'immaginario a una chitarra distorta. Un bravo musicista può sfruttare questa caratteristica azzardando un virtuosismo.
La qualità del suono
Per ottenere un suono limpido è importante mantenere la corretta distanza delle labbra. Bisogna fare attenzione a non ostacolare l'azione della lamella, cercando sempre di lasciare spazio per la vibrazione. Anche un'apertura eccessiva delle labbra potrebbe rendere il suono meno apprezzabile. La nota che deve uscire deve comunque avere un'ottima qualità, soprattutto quando si eseguono pezzi insieme ad altri strumenti.
L'importanza della lingua
Nell'esecuzione di una canzone con lo scacciapensieri occorre muovere coerentemente la lingua sollevandola leggermente ed abbassandola, rispettivamente per diminuire e per aumentare il volume interno della cavità orale. Proprio la misura di questo spazio restituisce la frequenza esatta di una nota. Per cui la lingua può anche aiutare a correggere un'impostazione non corretta delle labbra.
L'azione della lamella
L'ultimo accorgimento riguarda il musicista stesso. Infatti suonare abitualmente lo scacciapensieri può provocare problematiche ai denti, soprattutto all'integrità dello smalto. Per cui è raccomandato cercare di stoppare la lamella quando si termina un brano per evitare urti inutili. Lo scacciapensieri non è soggetto a usura ma visto che viene posizionato in bocca è importante mantenerlo sempre pulito spolverandolo con un panno asciutto e riponendolo in un contenitore chiuso.
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Consigli
- mantenere ben distanti le labbra per favorire la sonorità
- abbassare bene la lingua per dare spazio
- pensare di pronunciare le vocali per differenziare il suono
- fermare la linguetta al termine dell'esecuzione