Come usare e cosa sono le perifrasi verbali
Introduzione
La lingua italiana è certamente ricca di regole grammaticali e di strutture il cui studio può risultare faticoso, ma che utilizziamo tutti i giorni, sia quando parliamo sia quando scriviamo. Un esempio lampante di quanto detto è costituito certamente dalle perifrasi verbali. Questa espressione potrà non essere familiare, ma non preoccupatevi: insieme vedremo come usare e cosa sono le perifrasi verbali.
Le funzioni della perifrasi verbale
La perifrasi è per definizione "una figura retorica che consiste nell'usare un giro di parole invece del termine proprio". Nella perifrasi verbale invece ci sono due azioni che hanno funzioni diverse: una rimane con il suo significato originale, mentre l'altra perde l' efficacia e agisce in funzione di rafforzo della prima. Insieme quindi formano un'unica unità verbale. Nella frase "Luca sta per tornare" i verbi sono due, ma mentre "tornare" mantiene la sua azione del verbo, "stare" perde il suo significato e diventa solo una parola che intensifica il significato di quello che sta succedendo. In poche parole la perifrasi verbale serve a specificare meglio un' azione. Le principali perifrasi verbali in italiano sono tre. Vediamo quali sono e facciamo qualche esempio.
Le tre perifrasi verbali
La prima è la "perifrasi al gerundio" che come è intuibile è formata dal verbo che mantiene il significato originale coniugato al gerundio. Esempio: "il bambino sta salendo". La seconda è la "perifrasi modale" serve per esprimere l'atteggiamento di chi parla per l'azione. Esempio: "ho da studiare" oppure "il compito va rivisto". Questo tipo di perifrasi può essere classificata a sua volta in "perifrasi modale di obbligo" (sono costretto a...), "perifrasi modale di probabilità" (può essere così) e in "perifrasi modale di possibilità" (sono sicuro che puoi...).
Esempi di perifrasi verbali
La terza è la "perifrasi fasale", che esprimono la fase dello svolgimento dell'azione. Queste perifrasi verbali si suddividono a loro volta in imminenziali ("sta per nevicare"), incoative ("Giovanni si mise a ridere"), continuative ("continuai a camminare per tutta la mattina"), terminative ("finalmente smise di piovere"). Notate che le perifrasi fasali sono costituire da verbi fraseologici seguiti da un infinito. Esistono inoltre le "perifrasi abituali", che reggono sempre l'infinito, ed esprimono una consuetudine. Esempio: "A quest'ora sono solito andare al bar".
Esercitare la mente
Sicuramente la pratica è molto più semplice della teoria. Leggere tutti questi tipi di perifrasi infatti spaventa perché doverli imparare per sostenere un esame o un'interrogazione non sarebbe facile, ma se cominceremo a fare caso all'uso quotidiano della perifrasi e ad analizzarlo mentalmente, sicuramente sarà più facile anche ricordarlo. Possiamo pensare anche di esercitarci scrivendo e magari rendersi conto che già alla prima frase ne abbiamo fatto più volte utilizzo.