Introduzione
L'Ermetismo secondo alcuni letterati dell'epoca non è un vero e proprio movimento o corrente letteraria ma più uno stile adottato da alcuni stravaganti e rivoluzionari artisti. Questo si sviluppò nel Novecento e coinvolse numerosi scrittori e poeti italiani. Sono diversi i concetti chiave dell'Ermetismo ma la caratteristica principale era l'aspetto mistico, appunto ermetico che dava vita a componimenti spesso dal significato complesso. Tra i maggiori esponenti italiani ricordiamo Gabriele D'Annunzio, Carlo Bo, Alfonso Gatto, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Mario Luzi, Giuseppe Ungaretti, Vasco Pratolini e tanti altri.
Uso delle figure retoriche: analogia e metafora
Tra i concetti chiave dell'Ermetismo sicuramente spicca l'uso delle figure retoriche: in questi testi le similitudini diventano vere e proprie analogie. Questa tecnica si utilizza per descrivere qualsiasi cosa, da una situazione a un sentimento accostando due immagini, oggetti, colori, odori anche se tra loro apparentemente distanti. Nell'Ermetismo i poeti non utilizzano termini come, tale, così ma scrivono due parole analoghe vicine così che il lettore possa trovare da sé diverse ed infinite interpretazioni, dal carattere appunto ermetico. Non mancano poi le metafore, anche queste spesso difficili da interpretare: il vero significato dato dal poeta era spesso occulto per anni e in particolare modo in questo movimento i testi associavano due percezioni: quella uditiva e visiva con termini sempre rari e molto colti. Un esempio di questa metafora può essere: "grido eccentrico".
La metrica
Nell'Ermetismo la metrica ritorna agli schemi classici e raffinati: i testi hanno infatti endecasillabi e settenari. Ritornano anche in auge la forma poetica del sonetto, declinato in toni decisamente chiusi ed oscuri. Per focalizzare l'attenzione del lettore e non farlo distrarre da termini molto colti e poco conosciuti si tende a scrivere testi e poesie corte, spesso decisamente essenziali ma non per questo povere di significato. Inoltre vengono anche aboliti gli articoli come il, la, ecc. E sostituiti da termini al plurale e locuzioni indeterminate e astratte, molti poeti del movimento ermetico inventavano anche nuovi termini. I legami sintattici vennero rivoltati e la struttura logica di ogni frase rispettata solo a discrezione dell'autore, si trattava di testi quasi sperimentali ed eclettici, veri virtuosismi letterari. Queste poesie però avevano una musicalità invidiabile, sembravano testi di canzoni ma senza musica, capaci di attrarre anche il lettore meno avvezzo.
La punteggiatura
Un altro dei concetti chiave dell'Ermetismo riguarda la punteggiatura che è quasi del tutto assente. In alcuni componimenti poetici addirittura non è presente nemmeno un punto o una virgola e ciò è voluto dai poeti per evidenziare le parole, il loro significato quasi esplosivo, folgorante, anche improvviso. Secondo gli esponenti dell'Ermetismo anche gli spazi bianchi tra un termine e l'altro diventano parte integrante del componimento, riescono ad accarezzare o a dare una spinta in più alle parole. Si può affermare che questi testi ermetici assomiglino ad appunti scritti su post-it moderni, su quadretti di viaggio, a degli scatti fatti con una macchina fotografica Polaroid.
Stile poetico libero
Lo stile poetico dell'Ermetismo deve essere rigorosamente libero, cioè senza finalità celebrativa, didattica, culturale, didascalica, politica, ecc. Gli esponenti sottolineano che questo genere di scrittura deve evocare e non rappresentare o descrivere, suggerire cioè riflessioni o riportare il lettore a riscoprire o scoprire sensazioni e sentimenti. I testi ermetici sono espressione anche dell'Io del poeta, il più segreto e profondo e che può far sì che il lettore si ritrovi e si immedesimi. Inoltre per questi poeti e artisti è fondamentale l'atto di scrivere, del produrre un'opera egregia aldilà del messaggio: infatti i testi non sono immediatamente comprensibili ed interpretabili. L'autore usa i testi per esprimersi, per "guarire" la propria anima, per sfogarsi e fissare su carta uno stato d'animo, un avvenimento personale.
Lo spirito ermetico
I testi ermetici sono oltre che complessi anche mesti e introspettivi, influenzati da un periodo storico di guerre e che ha condizionato sicuramente l'animo umano dell'epoca. Nell'Ermetismo però si possono distinguere più correnti: laica o storicista, cattolica o purista. In quella cattolica ad esempio si prende in considerazione il tema dell'assenza o attesa di un salvatore supremo, quindi si ha una visione mistica e legata alla fede. Nella corrente detta purista lo stile e le analogie sono molto complesse, i temi e la forma scritta lontana dalla realtà e anche fantastica. Nella visione storicista i testi sono più vicini alla vita reale, i temi percepibili e i sentimenti più condivisi dai lettori. In generale però i poeti ermetici mettono nero su bianco quel subbuglio emotivo che li contraddistingue, l'animo toccato dalle guerre e dalle dittature, offeso e spesso senza speranza caduto nell'oblio, parlano spesso uomini che hanno perso ogni illusione ma che non si sono certo arresi e che nell'arte trovano un rifugio ed una sorta di salvezza.