In auge nel periodo musicale dello ?stile galante?, nel passaggio dal barocco al classico, il basso albertino non è altro che una sorta di accordo spezzato, in altre parole arpeggiato, consistendo nell?esecuzione, in mano sinistra, di suoni successivi delle note che costituiscono un accordo.
In pratica si vanno a eseguire ciclicamente le note sempre nello stesso ordine: bassa, alta, media, alta secondo la loro altezza.
Usato come accompagnamento, in particolar modo nel clavicembalo (nel Settecento) e nel pianoforte per tutto il periodo preclassico e classico, riesce a creare un?armonia che ha di base un sottofondo liscio, sostenuto e scorrevole.
Esso si presenta anche in figurazioni differenti. Ad esempio, in una triade sul primo grado, tonica, quinta, ottava, terza, oppure con l'alternanza tra bicordo tonica-terza e quinta.