Introduzione
Prima di tuffarci nell'ambito degli armonici naturali è importante definire in generale cosa sono gli armonici. Un suono armonico è un suono che appartiene alla serie delle armoniche ovvero di quei suoni che accompagnano i suoni fondamentali. Si dividono in armonici naturali ed armonici artificiali.
Occorrente
- Conoscenza base della teoria musicale
Le armoniche
Gli armonici naturali, o armoniche, sono tutti i suoni che vengono prodotti da un corpo vibrante. Ad esempio, quando pizzichiamo una corda oppure pigiamo il tasto di un pianoforte e andiamo a far vibrare la corda tramite la percussione data dai martelletti, produciamo un suono armonico. Tali suoni non possono definirsi puri ma sono la conseguente di un insieme di suono fondamentale unito a tutti gli altri suoni più acuti che si generano e che l'orecchio umano con difficoltà percepisce.
Il timbro
Ma a cosa servono questi suoni armonici? Innanzitutto un armonico naturale è un elemento fondamentale per definire il timbro di uno strumento e per andare a definire gli intervalli musicali, e come abbiamo detto sono costituiti da un'amalgama di suoni e vengono regolati da principi fisico-matematici.
Il moto armonico
Il suono come ben sappiamo è un'onda ed i suoni armonici corrispondono ai possibili modi di oscillazione di un corpo, producendo il moto armonico e creando, dato l'insieme di armonici naturali uniti al suono fondamentale, una serie armonica naturale. La scala degli armonici naturali non è una creazione umana quanto più una condizione già esistente in natura; è quindi esplicabile con delle formule fisiche che qui cercherò di illustrare in maniera semplice. Data una frequenza f, la serie armonica che si genera naturalmente è la successione dei suoi multipli interi (f x 1, f x 2, f x 3, ecc). Ovvero, le vibrazioni che si sommano alla linea del suono fondamentale suddividono la lunghezza d'onda in multipli interi.
Non solo corde
Il discorso affrontato nel passo precedente non vale solo per gli strumenti a corda ma come abbiamo detto è lo stesso per ogni corpo vibrante. Il principio vale quindi per l'aria che vibra all'interno di tubi o canne (come gli ottoni o l'organo da chiesa) ma anche per la voce umana; la vibrazione delle corda vocali ed il successivo sviluppo del canto armonico permette di mettere in risalto in maniera nitida molti armonici principali. Questo diviene fisicamente fattibile riuscendo a filtrare i suoni parziali presenti naturalmente in un suono e cercando di amplificare i singoli toni armonici. Ciò è possibile con l'utilizzo di filtri risonanti che amplificando certe zone dello spettro armonico rendono questi suoni più nitidi.