Cosa sono le figure retoriche e a che cosa servono
Introduzione
Per figura retorica si intende quell'artificio letterario presente molto spesso nella prosa e nella poetica, volto a creare un particolarissimo effetto che non è affatto comune nella lingua italiana. Ne esistono di moltissimi tipi. Vediamoli di seguito nella loro principale classificazione e, per meglio comprenderli, utilizzeremo alcuni esempi pratici. Ecco spiegato in modo molto semplice su questa pratica guida su cosa sono le figure retoriche e a che cosa servono.
Occorrente
- Libro di grammatica
- Quaderno
- Penna
- Studio costante
- Lettura dei classici
Il significato
A partire dall'antichità uno degli argomenti che è sempre stato la fonte di maggior discussione letteraria è stata la regolamentazione e anche la classificazione di alcuni termini specifici della nostra lingua. Uno di questi termini è la cosiddetta "figura retorica". La figura di significato si ha quando cambiamo il significato stesso di una parola che in questo modo assume connotati molto particolari. Prima in ordine di importanza è la metafora. Altre sono la metonimia e la sineddoche. Un esempio di metafora: la spirale della violenza; il collo della bottiglia; un esempio di metonimia: leggo Montale; vivere del proprio lavoro; qualche esempio di sineddoche: una parte del tutto; i senza-tetto.
La figura di ritmo
La figura di ritmo si ha quando noi ripetiamo alcune sillabe o, addirittura, alcune parole. Le maggiori sono l'onomatopea e l'allitterazione. Onomatopea: "veniva una voce dai campi"; Esempio di allitterazione può essere: "fra fuoco e fiamme". Questi sono gli esempi più usati, ma ne esistono moltissimi altri. Per figure di pensiero invece si intendono quelle figure retoriche dove associamo a parole determinati pensieri o idee. Le principali sono l'iperbole, l'apostrofe, la litote e l'esclamazione. Esempio di iperbole: "Luigi mangia come un uccellino"; esempio. Di apostrofe: "Godi, Fiorenza, poi che sé sì grande/che per mare e per terra batti l'ali,/eper lo 'nferno tuo nome si spande"; esempio molto usato di litote: dire "non mi lamento" invece di "va bene"; esempio. Di esclamazione: "ahi!".
Le figure di costruzione
Abbiamo le figure di costruzione quando cambiamo l'ordine delle parole in una frase. Di questo gruppo fanno parte il chiasmo, l'anafora e l'iperbato. Per esempio, nel caso di chiasmo possiamo dire: l'ultimo è Paolo; "le donne i cavalier, l'arme e gli amori io canto"; Invece un esempio. Di anafora è : "per me si va nella città dolente, per me si va nell'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente; invece, per iperbato: "dolce e chiara è la notte e senza vento". La figura di dizione si ha, invece, quando siamo noi stessi a decidere di cambiare la scrittura di una parola. Di questo gruppo ne fanno parte la sincope e l'apocope. Sincope: al posto di "spirito" mettiamo "spirto"; esempio di apocope: al posto di scrivere "bello" usiamo la parola "bel".