Dadaismo: storia, stile e maggiori esponenti
Introduzione
Tra le fiamme del primo conflitto mondiale, sono molti i pacifisti che si recarono in Svizzera, terra neutrale.
Fu in questo clima di tranquillità che il Dadaismo prese il sopravvento e divenne una vera e propria corrente artistica.
Moltissimi poeti aderirono a questo nuovo movimento. L'età media dei partecipanti si aggirava intorno ai trent'anni, e l'obiettivo era quello di riuscire a negare qualsiasi valore del passato, poiché aveva indotto ad una passiva accettazione della guerra.
Nasce in questo il modo il Dadaismo. Un movimento nonsenso per definizione, che significa tutto e niente, e per questo è pura libertà di espressione.
È arte e allo stesso tempo negazione dell'arte, nasce infatti come una ribellione alle costrizioni, morali ed artistiche che non permettono all'uomo di usare la propria ragione.
Oggi tratteremo la natura provocatrice del Dadaismo, la sua storia, lo stile e i maggiori esponenti.
Nascita e diffusione del Dadaismo
Il dadaismo nacque ufficialmente nel 1916 in un noto Cafè di Zurigo, il Cabaret Voltaire, circolo letterario ed artistico, quando Tristan Tzara pronunciò la prima volta questa parola: ?Da-da?. Una parola nonsenso che è stata inventata aprendo a caso un dizionario tedesco-francese.
Il primo manifesto del dadaismo uscì nel 1918 indicando alcune direttive ideologiche ed estetiche di questa tendenza, basate principalmente sul fatto che l'arte non doveva rappresentare più la ?bellezza? perché questa era ormai morta.
L'artista rumeno Tristan Tzara nel suo saggio "Manifesti del Dadismo e Lampisterie" sposta i limiti dell'ovvietà, provocando e irridendo il convenzionale, mescolando razionalità e irrazionalità, preannunciando così le tematiche surrealiste, trovando un punto di coesione tra gli opposti.
Tzara nella sua opera afferma che il dadaismo non è un movimento, ma una tendenza e come tale si consuma in pochi anni.
Dopo la fine del conflitto mondiali moltissimi artisti ritornarono nei loro paesi d'origine, portando con sé i germi della rivoluzione silenziosa.
In Europa il dadaismo riesce maggiormente a radicarsi a: Zurigo, Berlino, Hannover e in Francia.
Marcel Duchamp
Marcel Duchamp nasce in Francia, inizia il suo precoce itinerario artistico negli ambienti cubista e futurista, trovando in queste correnti la passione per il cambiamento e l'innovazione.
Duchamp diede un enorme contributo al dadaismo, sperimentando il "ready made" che significa "prefabbricato". Portava nel campo dell'arte oggetti del quotidiano alla cui vista e al cui uso si è da sempre abituati, riproponendoli come oggetti d'arte e stravolgendo ogni aspettativa.
Nel 1916 egli espose la sua celebre "fontana", niente di più che un orinatoio rovesciato. Un ulteriore beffa, fu la firma dell'autore e la data poste in basso a sinistra. Con quest'azione provocatoria Duchamp volle far passare il messaggio che arte non è significa più fare, ma scegliere. Chiunque in questo modo può diventare un artista, ma solo scappando dalle costrizioni morali e dagli schemi mentali imposte dalla società.
Purtroppo l'originale opera d'arte fu persa durante un trasloco, poiché fu scambiata per quello che era originariamente: un orinatoio e fu buttato via.
Hans Arp
Hans Arp nato a Strasburgo, visse in Francia e fu uno dei maggiori esponenti del dadaismo intellettuale.
L'artista risentiva di una rigida formazione accademica e delle influenze astratte. Tuttavia nelle sue opere rompe ogni schema compositivo, andando oltre ogni limite aldilà del convenzionale.
Nella sua celebre "ritratto a Tristan Tzara", il soggetto non è riconoscibile se non per il titolo, in quanto gli elementi che lo compongono sono forme astratte che non hanno nessun riferimento alla realtà naturale. Per questo motivo le forme si muovono liberamente, componendosi in modo casuale formando una serie di altre figure. Fu proprio questo il motivo che spinse Arp a dare un secondo titolo all'opera "La deposizione degli uccelli e delle farfalle".
L'arte di Arp, suggerisce una forte carica emotiva, che si differenzia in ognuno di noi. Le forme vengono percepite in modi e situazioni diverse, evocano per questo motivo sensazioni diverse, spesso anche gli odori dei profumi.
In questo modo Arp sottolineava il primato della natura sulla ragione dell'uomo.
Nulla è razionale, neanche una foglia che cade dall'albero e si posa per terra attraverso un movimento sinuoso. Le foglie non si allineano con simmetria geometrica, ma in completa libertà.
Man Ray
Man Ray, nato a Filadelfia, ma europeo di cultura sposta i limiti del Dadaismo verso il nonsenso più assoluto, anticipando le tematiche surrealiste.
Fu scultore, pittore e si cimentò nella fotografia astratta. Quest' ultima attività svolta rigorosamente senza macchina fotografica, lavorando in camera ottica oscura contribuì a ricordarlo come artista surrealista.
Ray affermava a questo proposito: "fotografo ciò che non posso dipingere, e dipingo ciò che non posso fotografare"
La sua opera più famosa è Cadeau, un ironico ready made rettificato.
Utilizza un ferro da stiro, sul quale salda 14 chiodi d'acciaio, facendo in modo che il ferro da stiro non fosse più funzionale e che quindi perdesse la sua funzione: stirare.