L?empatia può essere, quindi, suddivisa in due forme principali. La prima che citiamo è l?empatia cognitiva, detta ?teoria della mente? o ?mentalizzazione?: questa consiste nella spinta ad identificarsi con lo stato mentale di altri individui. L'empatia affettiva, invece, consiste in quella spinta che fa rispondere con un?emozione appropriata agli stati mentali altrui. La forma cognitiva è la capacità di comprendere il punto di vista dell'altro. Secondo quanto afferma la dottoressa J. Halpern, la forma affettiva è la risonanza o sintonia emotiva. Quando, per fare un esempio, si ascolta una persona ansiosa, subentra una sensazione di ansia. Quando, invece, si ascolta un individuo depresso, subentra la tristezza. La risonanza è una sorta di sfondo emotivo al processo del cercare di immaginare cosa sta provando l?altro individuo. Si tratta di una risposta naturale ed emotiva a quelle che sono le difficoltà altrui. In altre parole, secondo la definizione della psicologa Deborah Serani, l?empatia affettiva è l?abilità di sentire ciò che un'altra persona prova, mentre l?empatia cognitiva è l?abilità nel sentire quello che un?altra persona sta pensando. L?empatia affettiva viene controllata dalle funzioni della parte inferiore del cervello, mentre l?empatia cognitiva è essenzialmente regolata dalle funzioni della parte superiore.