Espressionismo in breve
Introduzione
L'arte contemporanea si adatta ad ogni epoca storica presentando diversi stili e tendenze nel corso degli anni. In particolar modo l'Ottocento e il Novecento sono periodi in cui le rivoluzioni e gli stravolgimenti a livello socio-politico la fanno da padroni. Tra i vari movimenti artistici che possiamo collocare in pieno Novecento, troviamo l'Espressionismo. Quest'ultimo inizia a farsi strada nel primo decennio del XX secolo e investe diversi campi culturali, quali la pittura, la letteratura, il teatro e la musica. In questo periodo l'artista sente il bisogno di far trasparire, attraverso le proprie creazioni, il lato emozionale che si cela dietro alla rappresentazione della realtà. L'Espressionismo si sviluppa subito dopo l'Impressionismo, senza però seguirne fedelmente le orme. Mentre il primo movimento si basa sulle impressioni che il mondo suggerisce, il secondo si incentra maggiormente sulla componente emotiva. Andiamo dunque ad analizzare in breve l'Espressionismo e le sue caratteristiche. Citeremo anche i principali esponenti del movimento.
Occorrente
- Manuale di Storia dell'Arte Contemporanea
- Conoscenze di base sull'Espressionismo e i suoi esponenti
Origine, sviluppo e caratteristiche di base
L'Espressionismo si sviluppa in concomitanza con una grave piaga che affligge il mondo nei prii anni del Novecento. Siamo nel vivo del primo conflitto mondiale e la guerra sta letteralmente devastando le coscienze. Si assiste ad una perdita di valori positivi e la reazione a questo stravolgimento è alquanto forte. Non a caso il termine "Espressionismo" viene impiegato per illustrare questa nuova tendenza portata in auge dall'arte dell'epoca. L'espressione disperata di coloro che assistono, talvolta inermi, alla guerra, diviene il motivo predominante dell'intera produzione di quel periodo L'Espressionismo si svilupperà oltre oceano qualche anno dopo, a ridosso della fine della Seconda Guerra Mondiale. Il background geografico sarà quello degli Stati Uniti e si avrà il cosiddetto Espressionismo astratto. Anche in questo caso si parla di un'epoca fortemente segnata dal dolore della guerra e da tutto ciò che ne consegue. In arte, il tutto si traduce nella negazione di ciò che porta serenità e positività. Ci si rifugia infatti in una realtà che comunica smarrimento e disperazione.
Stile e tecniche
L'Espressionismo nelle arti figurative si diffonde principalmete in Francia e Germania. In entrambi i Paesi, gli artisti esprimono la volontà di palesare le proprie emozioni mediante un impiego violento del colore e una sisntesi piuttosto esaperata delle forme. I pittori espressionisti francesi si conoscono con il nome di Fauves, letteralmente "belve". L'epiteto affidato a questo gruppo di creativi si motiva per il loro stile netto e vivace, in cui i colori esplodono in un tripudio di sfumature decise e accese. Per quanto riguarda gli espressionisti tedeschi, invece, lo stile presenta qualche piccola varianza. Essi prediligevano atmosfere decisamente meno festose, in favore di una drammaticità piuttosto marcata. Per i Fauves il colore rappresenta unicamente le emozioni. Lo stesso dicasi per gli esponenti dei gruppi tedeschi Die Brücke e Der Blaue Reiter (rispettivamente traducibili con "il ponte" e "il cavaliere azzurro"). Quanto alla tecnica, l'Espressionismo risultava caratterizzato dall'impiego di pennellate frammentate e allo stesso tempo prive di armonia compositiva.
Principali esponenti
I principali esponenti della corrente artistica espressionista sono, per l'appunto tutti gli artisti che presero parte ai gruppi citati poc'anzi. Tra i Fauves troviamo Henri Matisse, André Derain e Maurice de Vlaminck. Spostandoci in Germania, andiamo incontro a personalità del calibro di Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel e Karl Schmidt-Rottluff, esponenti del gruppo Die Brücke. Per ciò che concerne la rappresentanza del Blaue Reiter gli artisti legati al gruppo sono Vasilij Kandinskij, Franz Marc e Paul Klee. L'Espressionismo influenza altri autori che non si trovano né in Francia né in Germania. Il più autorevole è sicuramente il norvegese Edvard Munch. Emblematico è il suo quadro più famoso, "L'urlo", custodito ad Oslo e trafugato nel 2004. Questo dipinto sintetizza egregiamente quello che è lo stado d'animo comune a tutti i rappresentanti del movimento epsressionista. L'uso di colori dai toni vivaci e la drammaticità della scena riflettono in maniera pressoché perfetta quello che era il grido interiore esternato dagli artisti dell'epoca.
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Consigli
- Per avere un quadro completo del contesto storico in cui si colloca l'Espressionismo, è importante consultare un buon manuale di storia contemporanea.
- Visitare i musei in cui sono custodite le varie opere espressioniste aiuta ad apprezzarne appieno la composizione e il messaggio che ogni autore ha voluto trasmettere.