Espressionismo: storia, stile e maggiori esponenti
Introduzione
La storia dell'Espressionismo comincia contemporaneamente in Germania e in Francia, agli inizi del '900. Questo movimento basa le sue opere su contenuti sociali e sulle sensazioni legate ad eventi drammatici Gli artisti espressionisti tendono ad esasperare il lato soggettivo ed emotivo della realtà. L'Espressionismo è un stile a 360° che include pittura, architettura, scultura, musica, teatro e letteratura, e che rifiuta categoricamente il concetto di arte basata sul piacere della vista, contrapponendosi fortemente all'Impressionismo, e sposta il focus sulla parte più profonda dell'animo umano. I maggiori esponenti dell'Espressionismo credono infatti che l'occhio non sia altro che un mezzo per arrivare a toccare la sensibilità dell'individuo che si approccia all'opera.
LE ORIGINI
La parola Espressionismo fu usata per la prima volta in una monografia di Paul Fechter dedicata ai "Die Brucke" e "Der Blau Reiter", due gruppi di artisti all'avanguardia formatisi rispettivamente nel 1905 e nel 1911. Successivamente è stato utilizzato il termine "Espressionismo" anche per indicare il gruppo francese dei Fauves. Da considerare precursore dell'Espressionismo è Edvard Munch, uno dei maggiori interpreti della stagione simbolista dell'ultimo ventennio dell'Ottocento. Fu lui ad ad anticipare l'esasperazione, la violenza e l'innaturalità cromatica che si ritroverà poi nell'Espressionismo, costituita principalmente dall'uso di colori acidi, come per esempio il giallo e il verde, e da linee dure e spezzate.
L'ESPRESSIONISMO TEDESCO
L'Espressionismo tedesco deve la sua origine principalmente alla fondazione del movimento Die Brücke("il ponte"). Lo scopo dei fondatori di questo movimento è quello di gettare appunto un ponte tra la pittura classica neoromantica e il nuovo stile che verrà poco dopo denominato "Expressionismus". L'espressionismo tedesco è caratterizzato dalla ricerca dell'emotività di tutto ciò che è soggettivo nella monotonia della realtà. Le metropoli, la vita di strada stimolano riflessioni sulla solitudine dell'uomo, sull'alienazione dell'individuo, sull'immoralità. Il segno incisivo e la gamma cromatica acida e accentuata divengono tratti distintivi di questo movimento. Mentre gli impressionisti cercavano di fissare "un'impressione" sulle loro tele e si dedicavano alla realtà esteriore, l'espressionismo invece si dedica all'emozione, alla soggettività e al raggiungimento di una espressione efficace, capace di stimolare e impressionare l'osservatore e toccare le corde più profonde del suo essere.
L'ESPRESSIONISMO FRANCESE
Dall'altra parte, in Francia, un gruppo di artisti che prese parte al Salon d'Automne, a Parigi, suscitò scalpore e scandalo a causa della violenza nella scelta cromatica e a causa dell'estrema semplificazione delle figure. Per questo vennero definiti da uno dei critici d'arte come "Fauves", che significa "bestie", termine che rimase come nome del gruppo stesso. Definire "les Fauves" un gruppo non è propriamente corretto, in quanto ad accomunarli non era un manifesto o un programma, ma solo un insieme di elementi stilistici. Opere tipiche dei Fauves erano i paesaggi, le scene quotidiane della vita a Parigi e ritratti. Maggiore esponente dei Fauves, oltre che leader e animatore, fu Henri Matisse, nato nel 31 dicembre del 1869 a Le Cateau-Cambrésis, in Francia.
L'ESPRESSIONISMO IN ITALIA
Nel 1926, a Torino, si riunì il cosiddetto "Gruppo dei Sei di Torino",un gruppo di sei artisti che si sono formati nella scuola privata di Felice Casorati (1883-1963) e che fino al 1931 hanno condiviso il loro percorso artstico. Protagonisti di questo gruppo sono stati i pittori Francesco Menzio, Carlo Levi, Enrico Paulucci e Piero Martina.Qualche anno più tardi, principalmente grazie alla rivista "Corrente", fondata da Ernesto Treccani nel 1938, a Milano si riunì il gruppo omonimo. Pittori e scultori espressionisti vanno alla ricerca di soggetti eticamente densi e impegnati, che rappresentano con un filtro realista sofferto e deformato dal linguaggio dell'espressionismo.
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Consigli
- Dato che l'Espressionismo è un movimento molto vasto, si consiglia di studiarlo con ordine, una branca alla volta. Per esempio, studiare prima l'espressionismo tedesco e poi quello francese, che sono molo diversi fra loro.