Introduzione
La musica è un linguaggio universale che accomuna persone appartenenti a posti diversi del mondo e a diverse culture. Caratterizzata da generi molto diversi tra loro, la musica appartiene anche allo strumento col quale viene eseguita, che sia una chitarra elettrica o un violino. Attraverso questa guida vogliamo, infatti, parlarvi dei pianisti più famosi e influenti, siano essi jazzisti o classici, rockettari o compositori di colonne sonore. Buona lettura!
Hans Zimmer
Hans Zimmer è probabilmente il pianista più conosciuto della nostra epoca. Comincia la sua carriera come compositore di musica elettronica e ha una significativa svolta quando viene scoperto da un produttore di Hollywood. Ha fondato lo studio Media Ventures e ha composto la sua prima colonna sonora nel 1982 per Moonlighting, una serie TV. Ha, poi, continuato a lavorare su diversi progetti fino al 1994, l?anno della sua consacrazione con un Oscar, un Golden Globe e un Grammy Award per la colonna sonora del Re Leone. Altre notevoli composizioni sono Rain Man, A spasso con Daisy, Thelma & Louise, A proposito di Henry, Il Gladiatore, L'ultimo Samurai, Sherlock Holmes e Inception. Il suo successo lo ha reso uno dei pianisti e compositori più prolifici della storia.
Oscar Peterson
Oscar Peterson, scomparso nel 2007 all'età di 82 anni è una leggenda del pianoforte jazz. Il suo percorso comincia nei quartieri neri di Montreal dove, all'età di 5 anni, Peterson si immerse nella musica accostandosi alla tromba. Molto rapidamente, però, si accorse che il suo cuore batteva per il pianoforte. Il suo virtuosismo è totale, dal momento che diventa un musicista professionista ad appena 14 anni. Un genio che manterrà per tutta la vita, coltivando la sua musicalità, la sua inventiva e il suo senso della melodia, attraverso il faticoso lavoro. Nel 2015, i pianisti di tutto il mondo hanno commemorato il 90° anniversario della nascita e, in questa occasione, è stato pubblicato un album di composizioni jazz (?Oscar, with love?) inedite, come ultimo regalo per i suoi fan.
Maurizio Pollini
Tra gli italiani del pianoforte classico, non possiamo non citare Maurizio Pollini. Nel 1960, a soli 18 anni, ha vinto il Concorso Chopin a Varsavia dove Arthur Rubinstein, altro grande pianista, dopo aver ascoltato, disse: ?Questo giovane suona meglio di tutti noi?. Si è esibito con le maggiori orchestre europee, americane e asiatiche, ed è particolarmente famoso per le sue interpretazioni di Beethoven, Schubert, Chopin, Schoenberg e Webern. Ha spesso interpretato anche compositori come Mozart, Schumann, Liszt e Brahms, ma anche moderni come Boulez, Nono e Stockhausen. Pollini è famoso per la sua tecnica sopraffina, la totale padronanza dello strumento e per essersi concentrato sulla limpidezza e la perfezione della qualità sonora, effettuando una profonda ricerca sui dettagli interpretativi dei compositori che ha affrontato.
Glenn Gould
Glenn Gould è stato un pianista, compositore, clavicembalista e organista canadese, deceduto nel 1982 all'età di 50 anni. È ricordato per le sue esecuzioni di Bach ma anche di Beethoven, Mozart, Sibelius, Strauss, Hindemith e Schoenberg. La sua tecnica eccezionale, la sua sensibilità, l?assoluta modernità nella rilettura e interpretazione dei classici ne fanno uno dei più grandi pianisti di sempre. Il suo primo concerto avvenne nel 1947, la prima trasmissione radiofonica per la CBC nel 1950 ma smise di esibirsi nel 1964, dedicandosi alle registrazioni in studio per il resto della sua carriera. Gould è noto per la sua vivida immaginazione e il suo pubblico ha sempre considerato le sue interpretazioni come incredibili. Il suo stile interpretativo era decisamente chiaro e cristallino, con una maniacale pulizia delle note, in particolare nei passaggi di contrappunto, qualità che gli consentivano la scelta di tempi veloci.
Martha Argerich
Martha Argerich è una pianista argentina. Ha iniziato gli studi con la madre, insegnante di pianoforte, debuttando in concerto all?età di otto anni. Trasferitasi in Europa, si è perfezionata con Arturo Benedetti Michelangelo. A soli 16 anni vinse il concorso Ferruccio Busoni di Bolzano e il concorso pianistico di Ginevra, mentre a 22 anni il Concorso Chopin di Varsavia. Le sue prime registrazioni discografiche della Toccata op. 11 di Prokofiev e la sesta Rapsodia Ungherese di Liszt rimangono insuperabili. In possesso di una tecnica impeccabile e mossa al confronto con Horowitz, si distingue soprattutto nell'esecuzione delle ottave, nel controllo delle dinamiche, nella fluidità dell?articolazione e delle note ribattute. Ottima accompagnatrice, è famosa anche per le incisioni di alcuni lavori di Rachmaninov, Messiaen, Prokofiev e Ravel.
Keith Emerson
Tra i pianisti rock più influenti, ricordiamo Keith Emerson, scomparso nel 2016 all'età di 71 anni. Di origine inglese, Emerson cominciò fin da bambino a studiare il pianoforte, sia classico che jazz, ed è considerato uno dei migliori pianisti rock della storia della musica. A lui va il merito di aver innovato l?organo Hammond, in particolare i sintetizzatori Moog, di cui fu un vero e proprio maestro. Fondatore del celebre trio Emerson, Lake & Palmer, aveva calcato anche il palco dell?Ariston dove, nel 2015, regalò una straordinaria performance interpretando Honky Tonk Train Blues di Meade Lux Lewis. Emerson era un virtuoso e lo aveva dimostrato sin dal primo album, del 1970, dove la direzione è chiara con un rock che va a cercare la musica classica attraverso citazioni, brani strumentali e durate ben oltre i 3 minuti delle canoniche canzoni pop, e Lucky Man, ballad con uno dei più famosi assoli di Moog della storia del rock.