Guida al cinema di Tarantino
Introduzione
Quentin Tarantino, regista fra i più importanti e discussi del cinema mondiale, non ha mai studiato cinema. Non l'ha mai fatto in senso tradizionale, non ha frequentato scuole. Ha studiato recitazione e ha lavorato nella videoteca del suo paese, integrando in questo modo la sua già vasta conoscenza cinefila. Questa opportunità, ovviamente, non sarebbe bastata, senza il suo grandissimo talento visivo (e di scrittore). Vende le sue prime sceneggiature negli anni ottanta ed esordisce alla regia nel 91 con il film, ormai cult, Le iene, che lancia la sua carriera da regista. Eccone una guida.
La violenza elemento base su cui vengono costruiti i film di Tarantino
La violenza: non si può parlare di Tarantino senza riflettere su questo tema, la violenza è l'elemento attorno al quale vengono costruiti tutti i suoi film.
Le efferatezze non sminuiscono la sua filmografia, tutt'altro, il loro uso è chiaramente funzionale allo svolgimento ?emotivo? delle scene, l'accusa mossa da alcuni critici sulla presunta violenza compiaciuta, ha poco senso. Ancor più dopo Le iene, in cui la brutalità delle scene assume, a volte, tratti più realistici, la violenza tarantiniana ha contorni estetizzanti e quasi ?giocosi?. Alcune sequenze diventano, scusate l'ossimoro, come ?allegri massacri?. Il suo cinema si basa sul distacco emotivo dello spettatore nei confronti dei personaggi: l'emozione è puramente cinematografica, è la capacità di Tarantino d'utilizzare i processi visivi a renderla tale. L'assoluta (o quasi) amoralità dei personaggi, non ci permette mai un'immedesimazione totale.
Lo stile degli elementi nella fimografia di Tarantino
Lo stile: esistono degli elementi ricorrenti nella filmografia di Tarantino, alcuni vezzi registici che sono diventati marchi di fabbrica.
Il mexican standoff, ad esempio, quando due o più persone si tengono di mira reciprocamente e si ritrovano in una specie d'equilibrio precario che si può rompere da un momento all'altro (un chiaro rimando alla scena finale de Il buono, il brutto e il cattivo di Sergio Leone, uno dei film preferiti dal regista). Il corpse view, quando la scena è ripresa dal punto di vista di un uomo disteso a terra (quando Jackie e Ray fissano il cadavere di Ordell in Jackie Brown). Il trunk shot, un'inquadratura dall'interno di un cofano di una macchina, usata più volte in Jackie Brown e in quasi tutti gli altri film.
Inoltre, oltre ad un uso massiccio del piano sequenza (quello al ristorante in Grindhouse - A prova di morte dura quindici minuti), la filmografia di Tarantino è attraversata da una passione, al limite del feticismo, per i piedi femminili.
Inquadratura dall'interno di un cofano di una macchina
Il corpse view, quando la scena è ripresa dal punto di vista di un uomo disteso a terra (quando Jackie e Ray fissano il cadavere di Ordell in Jackie Brown). Il trunk shot, un'inquadratura dall'interno di un cofano di una macchina, usata più volte in Jackie Brown e in quasi tutti gli altri film.
Inoltre, oltre ad un uso massiccio del piano sequenza (quello al ristorante in Grindhouse - A prova di morte dura quindici minuti), la filmografia di Tarantino è attraversata da una passione, al limite del feticismo, per i piedi femminili.
Consigli
- http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2016/07/20/news/western-143687264/
- http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2016/07/16/foto/western-143557496/1/
- https://cinepaxy.wordpress.com/2016/01/10/guida-per-approcciarsi-al-cinema-dautore/
- http://movieplayer.it/articoli/dai-fratelli-vega-alle-red-apple-legami-e-richiami-tra-i-film-di-quent_15463/