Introduzione
Keith Haring è il maestro indiscusso della graffiti art. Noto in tutto il mondo per il suo stile personale e riconoscibile, viene considerato il portavoce della cultura di strada della New York degli anni '80. Nato in Pennsylvania nel1958, Haring venne immerso nell'arte fin dalla tenera età: il padre, infatti, è un fumettista e Keith mostra un grande interesse per l'arte moderna. Trasferitosi a New York a vent'anni, Haring inizia a dare forma a quella che sarebbe stata la sua concezione di arte: è proprio nella Grande Mela, infatti, che elabora la sua filosofia, la "Popular art", un tipo di arte adatta a tutti. Con questa guida cercheremo di conoscere meglio le sue opere.
Occorrente
- Quadri
E' influenzato da diverse correnti
Innanzitutto bisogna dire che le opere di Haring sono lo specchio del suo essere artista a 360 gradi. Egli, infatti, è cresciuto con i fumetti, influenzato da Picasso, dai pittogrammi giapponesi e dall'arte di strada. I soggetti delle sue opere sono vari: figure antropomorfe, personaggi dei cartoni animati e dei fumetti, fino ai famosi ?radiant-boys?, letteralmente ?bambini raggianti?, delle figure umanoidi che danzano, si abbracciano, si baciano e fanno l'amore. Anche la musica e la danza hanno influenzato l'arte di Haring: ama l'hip hop e la break dance, così come l'electric boogie e la capoeira.
Comincia a dipingere su tutti i materiali
Keith Haring dipinge su tutti i materiali: dagli iniziali disegni con il gesso bianco su carta nera incollata sui manifesti pubblicitari nelle stazioni della metropolitana di New York, passa a dipingere sulla plastica o sul metallo, utilizzando anche oggetti di scarto e materiali di recupero, passando vari murales che realizza ovunque. I colori più usati sono il giallo, il verde, il blu e il rosso, sempre delimitati da una spessa linea, che assume una valenza estetica. Al contrario di molti altri artisti dell'epoca, non usa riflessi, ombre e luci e, quasi sempre, sono le singole figure a dominare la scena.
Passa a dipingere su tela
Solo negli anni seguenti ci fu una svolta, infatti nel 1985 Haring inizia a dipingere su tela e a esporre le sue opere nelle gallerie e alla Biennale di Parigi. Questo è un periodo estremamente frenetico, infatti oltre a tenere una personale al Musée d'Art Contemporain di Bordeaux, crea e distribuisce 20.000 manifesti per la libertà in Sud Africa e disegna quattro orologi per la Swatch Usa. La consacrazione del suo grande talento, però, avviene nel 1986, quando a New York apre il suo negozio d'arte, il Pop Shop, dove vende riproduzioni delle sue opere, gadget e accessori, coronando così il suo sogno di rendere la sua arte accessibile e inclusa nella vita quotidiana di tutti.
Fonda la Keith Haring Foundation
Haring era fermamente convinto che l'arte dovesse essere accessibile a tutti e ?per tutti?, così come era certo che l'arte stessa fosse ?vita?: in effetti la sua vita, pur fatta di eccessi, è stata consacrata all'arte. Nel 1988 gli fu diagnosticata l'Aids e da allora iniziò diverse campagne per sensibilizzare i giovani contro l'Hiv, tanto che fondò la Keith Haring Foundation, con lo scopo di finanziare organizzazioni contro l'Aids. Morì nel 1990 a soli 31 anni riuscendo comunque a imporsi al mercato dell'arte. Oggi Keith Haring è un'artista noto a livello mondiale: i suoi radiant-boys troneggiano sugli accessori più disparati, dalle tazze per la colazione alle t-shirt e quaderni e la sua arte è fruibile davvero a tutti, proprio come lui desiderava.
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