I 10 calciatori più ribelli della storia del calcio
Introduzione
Il calcio è uno sport molto seguito, ma che nel bene o nel male fa parlare di se più spesso epr il comportamento degli sportivi che per le loro prestazioni sul campo. Molti calciatori conducono una vita da divi e spessissimo il loro modo di comportarsi è fin troppo fuori delle righe. Fra scandali, intemperanze sul campo e fuori e stravizi, si finisce a volte per dimenticarci che si tratta di uno sport. Con questa lista vi presenterò i 10 calciatori più ribelli della storia del calcio.
Diego Armando Maradona
Calciatore brillante, amatissimo a tutt'ora per il primo scudetto del Napoli nella stagione 1986-1987. Considerato una specie di eroe in città è però stato un giocatore assolutamente ribelle, con una dipendenza da cocaina iniziata mentre militava nel Barcellona e maturata durante le stagioni a Napoli. Genio sportivo indiscusso ha avuto svariati problemi con la giustizia sportiva e ufficiale, contatti con la camorra, ma anche con grandi leader politici come Fidel Castro. A tutt'ora è considerato uno dei giocatori prima e allenatori poi più ribelli della storia di questo sport.
Paolo di Canio
Se da un lato la sua vita privata non è stata troppo fuori dalle righe, sul campo è stato un personaggio molto controverso. Ricevette 11 giornate di squalifica mentre giocava nello Sheffield per aver spintonato l'arbitro e fu severamente ammonito per aver fatto più volte il saluto fascista sotto la curva dei tifosi laziali. Fu denunciato per aver minacciato alcuni finanzieri mentre saliva su un traghetto. Grande campione capace di mosse di puro fair play, ha però spesso fatto parlare di se per il carattere difficile e rissoso.
Omar Sivori
Vero capostipite dei giocatori ribelli, un campione dalla classe cristallina ma prono alle risse. Ebbe molti problemi con gli arbitri per le risse con la Juventus e col Napoli. Le sue sfuriate in campo più di una volta sono state sedate dall'intervento manesco di altri suoi compagni che sono dovuti ricorrere all'uso delle mani per riportarlo alla ragione.
Eric Cantona
Un campione noto per il suo comportamento assolutamente folle in campo. Durante una partita mentre militava nel Marsiglia si levò la maglietta in campo gettandola a terra e fu sospeso per una mese. Durante uno show televisivo insultò l'allenatore della nazionale francese e fu sospeso di nuovo. Famoso anche per aver steso un tifoso con un calcio in pure stile kung fu, che ovviamente gli costò una squalifica e l'obbligo di lavori socialmente utili.
Paul Guascogne
Un campione dalla tecnica sopraffina e maestro del dribbling. Risse, notti brave e pessimi scherzi ad allenatori e compagni ne limitarono parecchio la carriera. Una volta rubò il cartellino all'arbitro mentre lo ammoniva. La sua vita è notevolmente peggiorata dopo l'abbandono del mondo del calcio, con alcolismo, malattie e tentativi di suicidio.
George Best
Una vera star del mondo del calcio degli anni sessanta e settanta. Assolutamente sregolato e perso nei vizi, fra donne ed alcol. Un vero playboy senza regole, gli furono attribuiti ben 7 flirt con donne che erano state miss mondo. Un vero campione dalla tecnica eccellente, ed una carriera brillante, nonostante tutti gli eccessi.
Antonio Cassano
Un campione di prima scelta, ma con un carattere impossibile che ne ha enormemente minato la carriera. Basti pensare a quando entrò in campo direttamente in Ferrari all'allenamento dopo aver segnato il primo goal con la Roma. La sua carriera è andata avanti a suon di magliette alzate sulla faccia, corse per il campo e litigi con compagni e allenatori.
Mario Balotelli
Un grande giocatore ma con un approccio assolutamente non professionale. Dalla maglietta dell'Inter gettata in terra alla rissa con Mancini in allenamento fino alle foto con e pistole. Fumatore senza limiti si è distinto per bravate come gettare freccette contro i ragazzi alla Scuola Calcio del City. Nonostante questo rimane un vero genio del pallone.
Adriano
Adriano si distingue sin da subito con 2 gol al Santiago Bernabeu e 2 anni da vero campione, poi però iniziano i guai. Festini, alcol prostitute e transessuali, le amicizie al limite e i chili presi fin troppo rapidamente. La sua carriera è finita di colpo e l'ex campione si è trovato a vivere nella peggiore delle favela, e a dover pagare degli scagnozzi per proteggersi.
Ronaldinho
Un campione con una carriera abbastanza corta. Giovane dal talento spontaneo e frizzante e forse una delle maggiori promesse del calcio si è però lasciato prendere la mano. Si è infatti perso fra vanità, vizi di gola e festini particolari in vero stile brasiliano.