I 10 migliori romanzi LGBTQ+
Introduzione
I romanzi, così come gli studi a vario titolo sul mondo LGBTQ+, sono in rapido aumento, sebbene ancora i titoli risultino circoscritti. Dal momento che il focus mediatico sul tema risale a non molti anni fa, i media che ne parlano sono essenzialmente la tv (serie televisive, ma anche approfondimenti di stampo documentaristico), il cinema (Hollywood affronta questo mondo in modo sempre più ampio) e i social. Strumento - quest'ultimo - che mettendo in contatto persone tra loro molto distanti è in grado di coordinare e far socializzare - tramite scambi di opinione, eventi e incontri - qualunque genere di minoranza, come quella qui in esame. Tutto ciò ha favorito anche la produzione letteraria sul tema; elenchiamo dunque i dieci migliori romanzi LGBTQ+.
La morte a Venezia (Thomas Mann)
Classico della letteratura internazionale, questo libro, pubblicato nel 1912, tratta del rapporto tra un ormai anziano scrittore e un giovane. Come i grandi classici, in quest'opera Mann non manca di ricollegarsi ai modelli storico-letterari del passato, a partire da quelli dell'antica Grecia. Di grande interesse anche l'omonimo film, per la regia di Luchino Visconti, uscito nel 1971.
Chiamami col tuo nome (André Aciman)
Anche per questo romanzo, dal grande successo commerciale, esiste un film omonimo del 2017 per la regia di Luca Guadagnino. La vicenda è incentrata sull'amore tra due giovani in un contesto marino e vacanziero, durante l'estate del 1987. La forza di questo libro è data dall'atmosfera rarefatta e impalpabile, riflesso del rapporto tra i due protagonisti, incapaci di esprimere a pieno il loro reciproco sentimento.
Carol (Patricia Highsmith)
Il rinnovato successo di questo libro è dovuto all'uscita del film del 2015 diretto da Todd Haynes. In questo caso la relazione è tra due donne e si basa sull'esperienza diretta dell'autrice, abilmente reinterpretata. Highsmith dovette utilizzare persino uno pseudonimo, alla pubblicazione nel 1952, e dovette subire una prima forte censura.
Golden Boy (Abigail Tarttelin)
Pubblicato nel 2013, questo libro affronta un tema poco approfondito dalla letteratura, narrando la storia di un giovane intersessuale, che affronta una terribile esperienza, dopo la quale si trova costretto ad indagare la propria identità. Se a livello di scrittura può sembrare acerbo, Golden Boy ha comunque il merito di introdurre una discussione a cui molti nella società tentano di sottrarsi.
The Danish Girl (David Ebershoff)
Ispirato liberamente a fatti realmente accaduti (la vita di Lili Elbe), The Danish Girl è un romanzo del 2000 che racconta la storia di un pittore che ai primi del Novecento scelse di cambiare sesso. Nel 2015 è stato realizzato l'omonimo film, diretto da Tom Hooper, che ricevette diverse candidature agli Oscar dell'anno seguente, vincendo il premio per la miglior attrice non protagonista (attribuito ad Alicia Vikander).
Ragazzi di vita (Pier Paolo Pasolini)
Classico della letteratura contemporanea italiana, Ragazzi di vita affronta una tematica cara a Pasolini, la condizione del sottoproletariato romano, dove emerge - tra i vari problemi provocati dalla povertà - quello della prostituzione maschile. Il tema è affrontato con crudo realismo, pur cogliendo gli aspetti poetici insiti in ogni miseria umana. Utile, inoltre, il confronto tra questo romanzo e l'incompiuto Petrolio, pubblicato postumo nel 1992, che contiene ulteriori sviluppi della condizione romana narrata nel 1955.
Middlesex (Jeffrey Eugenides)
Middlesex tratta invece della vita di un ermafrodito, Cal/Callie, personaggio che alle soglie dell'adolescenza si sente combattuto rispetto alla propria identità e che trova quindi la forza di compiere una scelta radicale, andando incontro a tutti gli stravolgimenti che ne conseguono. Pubblicato nel 2002, il libro è stato premiato l'anno seguente con il Premio Pulitzer per la narrativa.
Kitchen (Banana Yoshimoto)
Per allargare lo sguardo sul piano geografico, Kitchen racconta un doppio dramma famigliare dalle classiche tinte nipponiche. Un racconto delicato, triste e melanconico, proposto con uno stile nuovo, che tiene conto di alcuni stilemi del manga e della particolare cultura giapponese, piuttosto aperta in certi contesti alla discussione di tematiche sessuali di ogni genere. Primo romanzo della scrittrice, è stato pubblicato nel 1988.
La statua di sale (Gore Vidal)
Lo scrittore statunitense Gore Vidal pubblicò questo romanzo nel 1948, salvo riscriverlo nel 1965, in un clima sociale totalmente diverso. A suo tempo l'opera provocò uno scandalo, per aver trattato il tema dell'omosessualità, tanto che i giornali si rifiutarono di pubblicizzarlo. Il clamore per la tematica omoerotica nascose peraltro l'altro grande tema, quello dell'attesa, che accomuna gli innamorati in tutte le loro forme.
Orange Is The New Black (Piper Kerman)
Il titolo completo comprende anche una seconda parte: My Year in a Women's Prison. L'autrice, infatti, prende spunto dalla propria esperienza in carcere, al quale era stata condannata per riciclaggio di denaro sporco. Pubblicato nel 2010, il libro non ha grande qualità a livello letterario, ma è utile per i contenuti trattati e per un confronto completo con l'omonima serie televisiva, ideata da Jenji Kohan, che ha debuttato nel 2013 e ha riscosso un buon successo di pubblico e di critica.