Introduzione
Grazia Maria Cosima Damiana Deledda nata nel 1871 e vincitrice di un premio Nobel per la letteratura nel 1926 è un autrice e poetessa molto conosciuta e amata, ma quali sono i suoi 5 libri più letti? Difficile stilare una lista di soli cinque libri essendo moltissime le opere della sua bibliografia. In questa piccola guida saranno elencate cinque delle sue più belle opere e più conosciute.
Primo libro: Canne al Vento del 1913
Questo libro racconta, svela e narra la terra della scrittrice, la descrive in tutte le sue sfumature. Aspra, forte, misteriosa, battuta dal vento l'Isola della Sardegna è protagonista indiscussa. L'uomo in confronto alla terra è fragile, mosso dal vento come le canne del titolo scivola via su quella terra dura e immutabile nel tempo. Un libro che racconta non solo una storia ma un modo di vivere la Sardegna come chi non ci è nato non può conoscere.
Il protagonista Efix è un contadino che coltiva il suo piccolo podere e affronta difficoltà finanziarie legate anche alla venuta del nipote, un ragazzo sbandato di nome Giacinto.
Secondo libro: Elias Portolu del 1903
Uno dei libri più famosi è sicuramente questo. Narra le vicende della famiglia Portolu, di Nuoro. Il figlio Elias detenuto del penitenziario deve tornare a casa dopo aver scontato la condanna, un altro figlio, Pietro, il maggiore, deve sposarsi. La famiglia è in festa per i due eventi e esprime tutta la sua gioia dalle pagine di questo romanzo raccontandosi e raccontando le sfumature di una vita piena di confronti e ricordi in questo piccolo paesino della Sardegna.
Terzo libro: La via del male del 1896
In questo romanzo c'è una particolarità slegata dalla trama, ne furono create 4 versioni, la prima nel 1986 e l'ultima nel 1916, nel frattempo cambiò persino titolo e divenne: Il servo. Dopo vent'anni di correzioni finalmente fu stampato con il suo titolo originale: ?La via del male?. Sempre ambientato in Sardegna narra la vicenda di alcuni uomini e delle loro storie dettate dall'amore, dall'odio, dalla passione e dall'amore per la loro terra.
Quarto libro: Anime oneste del 1895
Probabilmente il primo libro della scrittrice. Ci sono già gli accenni delle tracce più costanti nella scrittura della Deledda, la sua terra e i suoi compatrioti. Ci troviamo nella Sardegna di fine ottocento, in una famiglia di stampo comune all'epoca, quella patriarcale. I due giovani protagonisti lottano contro le regole di questo secolo e vivono la loro storia circondati dall'onnipresente agricoltura.
Quinto libro: L'edera del 1908
In questo racconto si parla quasi esclusivamente di un solo personaggio, Annesa, la storia è classica: la cameriera che si innamora del giovane padrone. Il peccato, il senso di colpa, il castigo, l'espiazione, il tormento danno alla protagonista una maturazione necessaria a renderla donna. Ogni esperienza l'aiuterà a crescere e a vivere sempre meglio la sua amata terra.