I libri più belli di Italo Calvino

Tanti scrittori italiani sono entrati nella storia, farne un elenco sarebbe davvero grande cosa da compiere, nella guida che segue parleremo dello scrittore e partigiano Italo Calvino, che con le sue opere ha lasciato un segno indelebile nella storia. Vi appresterete a leggere le trame dei 10 libri più belli che ha scritto questo scrittore nato nel lontano 1923 a Cuba e morto all'età di 62 anni nel 1985 a Siena.

Da questo libro si evince davvero l'amore che ha Italo Calvino per la scienza, questa passione è di carattere ereditario però, infatti deriva dalla sua famiglia. Una raccolta bellissima di racconti che man mano li si legge aumenta sempre più la voglia.

Leggendo questo libro viene fuori subito la passione che ha lo scrittore natio di Cuba per i giochi letterari e le simmetrie, infatti tenta di parlare dei 5 sensi ma non riesce a finirlo. Con ciò voleva dimostrare come l'uomo abbia finito per non usarli.

Le città incontrate da Marco Polo vengono descritte in questo libro di Calvino, ma c'è da dire che queste città sono create dal narratore. Grazie a ciò queste città assumono diverse caratteristiche e sfumature, rendendo questo libro avvincente.

Ad Italo Calvino le caratteristiche che stavano più a cuore erano: esattezza, molteplicità, visibilità, rapidità e leggerezza. Esse sarebbero servite a lui all'università di Harvard, dove c'era anche l'aggiunta di una sesta che però è rimasta incompiuta.

Un libro fatto per i ragazzi dove vengono narrate le vicende nella città di Ombrosa, il protagonista è Cosimo di Rondò, che litiga con i genitori e va a vivere su un albero senza mai scendere. Sarà il suo fratello minore che si occuperà di narrare questa storia.

La storia raccontata in questo libro vede tra i protagonisti Medardo di Terralba con il suo scudiero Curzio che giunti alle crociate, vede quest'ultimo ricevere una cannonata che lo divide in due parti, una buona ed una cattiva. Da qui il racconto che narrerà della doppia personalità.

Questo libro ha un collegamento con l'altro libro dello scrittore Calvino, Ti con zero, dove c'è anche lo stesso protagonista dal nome complicato, ovvero Qfwfq. Si parla sempre della sua passione per la scienza ma sfociando più sull'ironia ed il paradosso.

La storia di un cavaliere che in realtà non esiste, il suo nome è Agilulfo, che nonostante la sua presenza manifestata tramite un armatura, ha una forza di volontà non pari a tutti gli altri cavalieri fatti invece di carne ed ossa, e quindi esistenti.

Il libro pubblicato le 1947, è narrato attraverso il punto di vista di un bambino, esso è ambientato in Italia, precisamente in Liguria. L'epoca descritto in questo racconto è quello della seconda guerra mondiale e della resistenza partigiana.

Il protagonista Amerigo Ormea fa lo scrutatore in una struttura dove ci sono pazienti con minoranze mentali ed anche fisiche, quest'ultimi sono indotti a votare per la Democrazia Cristiana ma il protagonista cercherà di fermare questa ingiustizia.