I maggiori poeti ermetici italiani
Introduzione
Ermetismo è il nome dato alla corrente poetica fiorita in Italia, in particolare nel cuore della Toscana, nel periodo compreso fra il 1920 e il 1930. Il nome si riferisce ad Ermete Trismegisto, leggendario autore dell'antica Grecia di dottrine mistiche con forti connotazioni provenienti dal mondo della magia. Le caratteristiche più importanti di questo movimento furono l'uso di simboli e analogie, l'eliminazione della punteggiatura, le composizioni sintetiche e le opere breve con 2-3 versi. A queste va aggiunta la cripticità - sinonimo, difatti, di ermetismo - poetica, che rendeva e rende spesso difficile per il lettore non adeguatamente documentato afferrare il significato dei versi ermetici. Nella seguente guida verranno descritti i maggiori poeti ermetici italiani e il critico Carlo Bo, autore del manifesto che ha definito questa corrente letteraria.
Occorrente
- Libri di poesie ermetiche
Carlo Bo
La parola ermetismo è stata coniata dal critico letterario Francesco Flora, anche se con una connotazione inizialmente generica e superficiale, nel 1936 e ricorda una concezione mistica della poesia. Nel 1936, il critico italiano Carlo Bo pubblicò un saggio sulla rivista letteraria "Frontespizio", intitolato "Letteratura venire vita", ovvero "La letteratura come un modo di vivere", contenente i fondamenti teorico-metodologici della poesia ermetica. Qui veniva descritto il significato esistenzialista della poesia, intesa come ricerca di verità interiori e universali. Tale compito, secondo Bo, è ben più di un mestiere, trattandosi invece di un'attività totalizzante, una missione.
Salvatore Quasimodo
Uno dei maggiori esponenti italiani dell'ermetismo, che ricevette anche il premio Nobel per la letteratura nel 1959, è Salvatore Quasimodo. La maggiore raccolta del periodo ermetico di questo grandissimo poeta è "Acqua e terre" che evidenziò, sul piano stilistico, una poesia lirica con una sequenza di analogie di difficile interpretazione. Eppure l'incanto delle evocazioni raffinate e "sensitive" che trapela dai suo versi vanta un fascino immortale, che gli anni non hanno scolorito.
Eugenio Montale
Eugenio Montale (12 ottobre 1896 - 12 Settembre 1981) fu un altro poeta ermetico, nonché scrittore di prosa, editore, traduttore e vincitore del Premio Nobel nel 1975 per la letteratura. Egli è tutt'oggi ampiamente considerato il più grande esponente ermetico italiano. La sua opera "Le occasioni", edita nel 1939, è certo una delle più importanti produzioni ermetiche, e si caratterizza per un uso costante di difficili analogie dietro alle quali si celano l'orrore della guerra alle porte, la malattia, la desolazione per la precarietà dell'esistenza, l'amore idealizzato. Da notare che nonostante la piena adesione stilistico/contenutistica all'ermetismo, Montale ne prese esplicitamente le distanze.
Giuseppe Ungaretti
Giuseppe Ungaretti è stato un poeta ermetico italiano - ma di più facile interpretazione rispetto agli altri -, giornalista, saggista, critico, accademico e vincitore del Premio Internazionale "Neustadt" per la letteratura nel 1970, nonché anche uno delle figure più significative della letteratura italiana del ventesimo secolo. Influenzato dal simbolismo, fu per brevissimo tempo allineato con il futurismo; ma come molti altri futuristi, prese una posizione irredentista durante la Prima Guerra Mondiale. Ungaretti debuttò come poeta mentre combatteva nelle trincee italiane. La sua opera del periodo ermetico è "Sentimento del tempo", del 1933, che potremo definire precorritrice, a livello di tematiche - in primis il pessimismo, la desolazione e la ricerca del senso dell'esistenza - dei temi propri dell'ermetismo.
Mario Luzi
Mario Luzi (1914-2005) è stato un altro grandissimo esponente della poetica ermetica. Oltre a collaborare con Frontespizio e Letteratura, le 2 riviste più vicine a questa corrente letteraria, pubblicò nel 1935 la raccolta in versi "La barca", densa di simbolismo e suggestioni liriche, in cui predominano l'ammirazione per il sesso femminile e la femminilità, la psiche con i suoi contenuti oscuri, la malinconia, nonché il senso di precarietà esistenziale caratteristico dell'ermetismo. Conoscere in fondo i nostri cari poeti ermetici italiani, deve essere per noi non solo un dovere, ma un piacere, perché grazie alla loro vita ed in particolar modo, alle loro opere, che ci sono state tramandate, potremo davvero imparare a stare al mondo!
Guarda il video
Consigli
- Conoscere e studiare i nostri poeti ermetici italiani, è davvero un piacere, che pochi riescono ad apprezzare!