I migliori libri di psicologia
Introduzione
La psicologia è una disciplina che studia i comportamenti ed i processi mentali (nelle proprie forme consce e inconsce), mediante l'utilizzo del metodo scientifico e l'analisi del comportamento dell'essere umano, sia come singolo individuo che come componente di un gruppo di persone.
Dalla nascita della psicologia ad oggi, sono stati scritti numerosi saggi e trattati, alcuni dei quali devono essere inseriti tra i migliori libri di psicologia: se desiderate conoscerli, leggete attentamente i passaggi successivi della seguente pratica ed informativa guida.
Opere di Sigmund Freud
Come migliori libri di psicologia non possono non essere menzionate le opere di Sigmund Freud, considerato il fondatore della psicanalisi, ovvero una delle principali branche della psicologia che sottolinea la rilevanza esercitata dall'inconscio sui pensieri e sui comportamenti dell'individuo.
Gli scritti di questo neurologo ceco che dovrete assolutamente leggere sono i seguenti:
- "L'interpretazione dei sogni" (1898);
- "Psicologia della vita quotidiana" (1901);
- "Totem e Tabù" (1913);
- "Introduzione al narcisismo" (1914);
- "Il disagio della civiltà" (1929);
- "L'Io e l'Es" (1923);
- "L'avvenire di un illusione" (1927).
I migliori autori
Considerando totalmente la storia della psicologia, bisogna assolutamente segnalare i seguenti libri:
- "La psicologia dal punto di vista empirico" (Franz Brentano), dove si ritrova un approccio alla psicologia meno scientifico e maggiormente filosofico rispetto all'opera di Wilhelm Wundt;
- "Principi di psicologia" (William James, Galanter e Pribram), che è l'espressione del movimento cognitivista;
- "Tractatus logico-philosophicus" (Wittgenstein);
- "Un approccio ecologico alla percezione visiva" (James Gibson);
- "Piani e struttura del comportamento" (George Armitage Miller);
- "L'Io e l'Inconscio" (Carl Gustav Jung);
- "Sull'origine della conoscenza morale" (Franz Brentano);
- "Dati sulla fisiologia del sonno" (Ivan Pavlov);
- "Pensiero e linguaggio" (Lev Vygotskij), che viene ritenuto il capolavoro dello psicologo sovietico;
- "I principi fondamentali della psicologia individuale" (Alfred Adler);
- "Verso un'ecologia della mente" (Gregory Bateson).
In conclusione
Letteralmente, la psicologia rappresenta lo studio dello spirito e dell'anima: seppur derivando il proprio oggetto d'indagine da alcuni filosofi greci (come Platone e Aristotele), la nascita della seguente disciplina scientifica viene fissata nella seconda metà dell'Ottocento.
Il padre della psicologia come disciplina accademica, invece, viene ritenuto il tedesco Wilhelm Wundt, la cui opera "Fondamenti di psicologia fisiologica" (1873-1874) è considerato il primo trattato psicologico a base scientifica della storia.