I migliori racconti di Pirandello
Introduzione
Luigi Pirandello è uno dei drammaturghi più famosi della storia narrativa italiana. A scuola, tutti noi abbiamo letto e studiato le sue opere. Proprio grazie a queste ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura nel 1934. Dall'italiano al siciliano, Luigi Pirandello affronta problemi moderni e innovativi. Le varie facce dell'essere, la pluralità dell'Io, il disagio dell'uomo all'interno della società. Di seguito, una lista dei racconti migliori scritti durante la sua vita.
I vecchi e i giovani, 1913
Uno dei pochi romanzi in cui il drammaturgo tratta di politica. Parla di un'Italia post risorgimentale incerta, soprattutto in Sicilia e nelle zone meridionali. I personaggi sviluppano la trama intrecciando differenti opinioni riguardo la loro nazione.
Sei personaggi in cerca d'autore, 1921
Una delle opere dello scrittore più conosciute da tutti noi. Si tratta di una riflessione sul legame tra attore e il personaggio che si deve interpretare. Questo rapporto rappresenta la divergenza tra essere, e come però si appare agli occhi degli altri.
L'umorismo, 1908
Un saggio innovativo che si sviluppa opponendo i significati di "umorismo" e "comicità". Pirandello tratta la tematica della fragilità umana e il contrasto interiore di ognuno di noi, fra apparenza e realtà. Possiamo affrontarlo in modo superficiale (quindi con comicità) o più profondamente (con umorismo).
Uno, nessuno e centomila, 1926
Il più famoso racconto mai studiato nelle scuole! Un'opera completa, matura e basilare per comprendere il punto di vista dell'autore. La riflessione sull'esistenza dell'uomo e i suoi mille perché, nasce dal difetto fisico del protagonista. Quando la moglie gli fa notare che il suo naso ha una piccola imperfezione, egli entra in una profonda crisi. Da qui, le domande sulla vera natura dell'uomo, sul perché del nostro essere in vita e su come appariamo agli altri.
Il fu Mattia Pascal, 1903
Altro celebre romanzo diffuso tra i banchi di scuola. Possiamo considerarlo come il suo primo e vero successo letterario. Mattia Pascal, il protagonista, conduce una vita poco appagante sotto tutti i punti di vista. Decide un giorno di partire per Montecarlo tentando la fortuna al gioco. Il suo desiderio si realizza e vince molti soldi, che vuole portare a casa per sfruttarli nel modo migliore. Sul treno, durante il viaggio di ritorno, una notizia sul giornale lo cattura. Nel suo paese trovano un cadavere che sembra essere proprio quello di Mattia Pascal. Senza pensarci molto decide di non tornare più a casa, cambiando identità. Adriano Meis sarà il suo nuovo nome e significherà l'inizio di una nuova vita. La volontà di cambiare per sempre identità, simboleggia in questo racconto il "fallimento esistenziale".