I migliori romanzi di Arthur Conan Doyle
Introduzione
Nato in Scozia, e più precisamente ad Edinburgo, il 22 Maggio 1859, Arthur Conan Doyle è stato uno scrittore i cui romanzi, pubblicati ed apprezzati in tutto il mondo, costituiscono insieme a quelli di Edgar Allan Poe i primi tentativi in un due generi del tutto nuovi, quello del giallo deduttivo e del fantasy. Doyle nasce in una modesta famiglia anglo-irlandese e, secondo di dieci figli, compie gli studi prima nella sua città natale, poi in Austria, e infine all'Università di Edinburgo dove si rivela un eccellente studente e si laurea in medicina nel 1885. Durante l'apprendistato presso vari studi medici inizia ad elaborare le figure che si muoveranno poi nei suoi migliori romanzi, che adesso ci apprestiamo a scoprire.
La mummia
"La mummia" è un breve romanzo composto nel 1892, di genere fantastico. Abercrombie Smith, il protagonista, è uno studioso di medicina prossimo a laurearsi che vive nel College dell'Università di Oxford. Nello stesso padiglione vivono Lee Monkhouse ed Edward Bellingham. Quest'ultimo è una persona alquanto inquietante per le sue maniere ed il suo aspetto. Una notte delle urla rompono il silenzio; si precipitano tutti nella stanza di Bellingham e trovano una mummia. La vicenda si conclude con Smith che costringe l'amico Bellingham ad armarsi di pistola nel tentativo di uccidere la mummia.
Il guardiano del Louvre
"Il guardiano del Louvre", è un racconto di fantasia scritto nel 1890. Il protagonista, John Vance Stuart Smith, è uno studioso ed appassionato di storia egiziana. Mentre è a Parigi, al museo del Louvre, incontra casualmente un custode dai lineamenti egiziani. Concentrato nei suoi studi artistici, si addormenta su una scrivania del museo. Purtroppo è passata la mezzanotte e si ritrova rinchiuso nella struttura. Ad un certo punto si accorge che il guardiano egiziano, incontrato in precedenza, si avvicina ad un sarcofago, lo apre, e toglie le bende dal corpo. John riesce ad intravedere che si tratta di una bellissima ragazza, ma si fa scoprire dalla guardia, che inizialmente lo minaccia di morte, decidendo poi di spiegargli tutto ciò che stava accadendo. In pratica, in passato, il custode aveva scoperto una sostanza che, iniettata nel sangue, rendeva immortali le persone. Infatti lui, grazie ad essa, era riuscito a mantenere le sembianze dei vecchi faraoni. Nel sarcofago, che ogni notte andava ad aprire, c'era la sua amata che era morta a causa di una terribile malattia. Quindi ogni notte cercava di fare qualsiasi tentativo per riportarla in vita, senza mai riuscirci.
Il Ciclo di Sherlock Holmes
Il "Ciclo" di Sherlock Holmes, è l'opera gialla per eccellenza di Conan Doyle, scritta tra il 1887 e il 1910. È costituita da 56 racconti e 4 romanzi nei quali Sharlock Holmes, un consulente investigativo, è l'icona principale, superando addirittura la notorietà dello stesso autore. In realtà dietro la figura di Holmes, e del suo assistente Watson, è proprio lo stesso autore a celarsi: essi non rappresentano altro che le sue due personalità, una riflessiva e misteriosa, l'altra al contrario meno arguta ma più aperta al mondo esterno. Nonostante il gran numero di pregi, il personaggio di Sherlock Holmes non è esente da difetti: nel corso dei racconti si scopre infatti che l'investigatore, duranti i momenti di massima pressione, è dedito all'usare droghe.