Nella Napoli degli anni trenta, in pieno periodo fascista, il gelo tetro di un inverno macchiato dal truce omicidio di un cantante lirico viene intrecciato alle multiformi passioni di una città espressiva, rumorosa, emotiva e contraddittoria nelle proprie innumerevoli sfaccettature. Il tutto viene elevato dall'amore del commissario Ricciardi, un amore puro ed incontaminato, che ispira l'abilità straordinaria dell'intuizione, dell'immaginazione, del talento nello sbrogliare situazioni apparentemente irrisolvibili.
Il ritmo calmo ma avvincente, lento ma coinvolgente, lo stile originale e mai banale della vicenda, conducono per mano il lettore tra l'ardore del teatro lirico ed il dolore cupo nascosto nell'animo del protagonista.