I personaggi di Una peccatrice di Verga
Introduzione
Una peccatrice è un romanzo scritto da Giovanni Verga nel 1885 ed edito a Torino dall'editore Negro. La storia narra di un giovane che si innamora di una nobildonna sposata. Quest'ultima ricambierà l amore solo nel momento in cui il giovane conquista i favori della buona società. La passione però dopo breve tempo svanisce e la nobildonna, colpevole di adulterio, si suicida. Il lilibro è un'attenta osservazione della società tipica dei romanzi verghiani. Nel prologo lo scrittore propone due espedienti per convincere il lettore che il romanzo è basato su una storia vera. Vi presentiamo i personaggi di "Una peccatrice" di Verga.
Pietro Brusio
È il protagonista maschile intorno al quale ruotano le vicende del romanzo. È un giovane di bell'aspetto dal temperamento forte facile alla collera. Non perdona facilmente le offese ricevute. Si innamora follemente della contessa di Prato è nella prima parte del romanzo è evidenziata la sua ossessione. Nella seconda parte diventa un famoso drammaturgo grazie al dramma " il Gilberto" ispirato proprio da Narcisa che riesce a conoscere e a far innamorare. Dopo sei mesi di passione il suo amore però inizia a vacillare. Rimane sconvolto dal testo estremo di Narcisa e dopo la sua morte ritorna al suo paese natale dove scriverà solo per i parenti.
Narcisa Valderi
Moglie del conte di Prato è la protagonista femminile del romanzo. È una nobildonna non eccessivamente bella ma molto affascinante e civettuola. All'inizio snobba l'interesse che Pietro ha nei suoi confronti. Si innamorerà di quest'ultimo solo quando lo rincontra a Napoli che è diventato un drammaturgo famoso. Dopo che Pietro, in un duello, ha risparmiato il marito di lei e dopo un'intensa corrispondenza Narcisa lascia il marito e va a vivere da Pietro. La loro passione si si affievolisce e lei comprende che il suo amante inizia a stancarsi del suo ossessivo amore. Decide allora di avvelenarsi e muore tra le braccia di Pietro ad Acicastello. La sua figura rispecchia la ipocrisia della società. Infatti ella ha sempre avuto uno stuolo di amante ma diventa peccatrice nel momento in cui sceglie Pietro perché abbandona il tetto coniugale.
Raimondo Angiolini
È l'amico di Pietro. Nel prologo il suo personaggio è colui che racconta a Verga la storia dei due amanti e che gli consegna un manoscritto affinché ne scriva un romanzo. Nel romanzo, invece, ci viene presentato come un ragazzino biondo è un po' sovrappeso. Grazie al suo carattere giudizioso è colui che impedisce a Pietro di compiere azioni avventate. È anche colui che farà notare a Pietro Narcisa durante una passeggiata nel parco. Dopo la passione iniziale sia Pietro che Narcisa confideranno i loro dubbi a Raimondo. Pietro dicendo che non crede di amare piu Narcisa, e quest'ultima confidando il suo timore che Pietro non la voglia più. Assiste alla morte di Narcisa senza poterla evitare. È sicuramente un personaggio positivo che rappresenta gli ideali di lealtà dell'amicizia.
Il conte di Prato
Un personaggio secondario, è il marito di Narcisa. Un nobiluomo che sopporta gli amanti della moglie ma che la disconosce nel momento che lei abbandona il tetto coniugale. Preoccupato solo delle apparenze sfida a duello Pietro per salvare il proprio onore. Si accontenta però anche di averlo ferito superficialmente. È il personaggio che più evidenzia la ipocrisia dell'alta società.
La madre è il testimone
Personaggio secondario che compare nel terzo capitolo preoccupata per il figlio che non è rientrato a casa. Sconvolta corre a chiedere aiuto all'amico fedele Raimondo. Il testimone anziano del duello è un amico di Narcisa che confida a Pietro che lei lo ringrazia per aver risparmiato il marito. Diventerà anche colui che favorirà la corrispondenza tra i due amanti fino a quando Narcisa non lascerà il marito.